Mentre in Europa si lotta contro la liberalizzazione dei diritti di reimpianto dei vigneti, che l’Unione Europea ha previsto dal 2015 ma contro cui molti produttori storici, Italia e Francia in primis, si oppongono, la giunta della Regione Lombardia ha approvato la delibera che estende a 8 anni la durata dei diritti di reimpianto dei vigneti nei confini regionali. Lo rende noto la Regione Lombardia, che, con questo provvedimento, tutela i viticoltori in possesso di un diritto di reimpianto, ai quali, a seguito di un’estirpazione, sarà concesso un limite di tempo per l’utilizzo del diritto di 8 anni, e non più 5.
“Abbiamo accolto favorevolmente - ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Giulio De Capitani - l’appello delle organizzazioni di categoria del territorio, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, che ci hanno segnalato le difficoltà oggettive di molti viticoltori lombardi, titolari di diritti di reimpianto in scadenza, che, a causa della generale situazione di difficoltà, non possono affrontare in questo momento l’ingente investimento di un reimpianto”.
Il provvedimento, rivolto a tutti i diritti attualmente validi, ha quindi esteso di altri 3 anni quelli che erano in scadenza il 31 luglio, relativi alla campagna 2010/2011.
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