Da quest’anno, per la prima volta, una guida italiana del vino sbarca in Giappone. Si tratta dei “I Vini di Veronelli”, che sarà tradotta in giapponese: da alcuni mesi, infatti, sono all’opera esperti traduttori che produrranno una versione in giapponese della guida sui vini (nelle librerie del Sol Levante dovrebbe essere pronta a Natale) il più fedele possibile al surreale e inventivo linguaggio del “Gino” nazionale “comprese le stimolazioni e le strogolature” come lui stesso ha spiegato. Ma c’è di più: a breve si potrà accedere anche in viaggio ai contenuti delle “Guide Oro” (Albergi, Vini, Ristoranti) tramite il navigatore satellitare Connector installato su Alfa Romeo 146, Fiat Stilo, Lancia Thesis e Maserati. Queste le novità annunciate da Torino, dove al Salone del Vino, dove il grande decano dell’enogastronomia italiana Luigi Veronelli, oltre a presentare le “Tre Guide Oro”, ha lanciato un appello al pubblico e alla stampa: “le guide vanno lette di più. Ma non solo per controllare i punteggi e le votazioni. Le guide nascono da esperienze vere e spesso sofferte, per questo meritano una lettura attenta e approfondita”. “La polemica fa bene - ha poi continuato - basta che sia intelligente”. Quindi una stoccata all’Angelo nazionale, Gaja, “mio amico”: confermando il suo interesse primario per il vino, Veronelli ha espresso però un amore profondo per l’olivo. “La pianta più bella che esiste, persino più bella della vite. L’olivo è sacro, e può vivere fino a 2000 anni». “Ad Angelo Gaja non perdono di avere espiantato alcuni esemplari di olivo. Nutro per Angelo grande stima ed affetto, è un produttore di vini davanti ai quali mi inchino, però ha un animo troppo piemontese e langarolo … E forse non capisce la bellezza dell’olivo”. Quindi, un’esibizione a sorpresa ha movimentato la presentazione delle Guide 2002: Omar Pedrini della band musicale “alternativa” Timoria, amico e grande ammiratore di Veronelli, ha voluto festeggiare l’evento. E lo ha fatto cantando “Sole spento”, brano dedicato “a Gino”: Veronelli, commosso, ha espresso la sua contentezza per i molti giovani bravi e preparati che si stanno avvicinando al mondo del vino, riscoprendo l’importanza della terra e delle radici. “E non dimentichiamo - ha detto - che il vino stimola la creatività”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025