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RISTORAZIONE E CLASSIFICHE

“La Liste”: Da Vittorio e Le Calandre vicini alla perfezione, con 99/100 per la classifica francese

Tra i 1000 migliori ristoranti al mondo Dal Pescatore, Piazza Duomo, Osteria Francescana, Reale e non solo. A Dario Cecchini il “Premio Innovazione”
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“La Liste”: Da Vittorio e Le Calandre vicini alla perfezione, con 99/100

Al top assoluto, con un punteggio quasi perfetto, di 99,5 su 100, ci sono quelli che si potrebbero definire in “Magnifici 7” della ristorazione mondiale: Le Bernardin a New York, L’Enclume - Simon Rogan nel Regno Unito, il Guy Savoy di Parigi, La Vague d’Or - Le Cheval Blanc Saint-Tropez, lo Schwarzwaldstube in Germania, Lung King Heen ad Hong Kong e Sushi Saito in Giappone. Ma tanti, con punteggi altissimi, sono anche i ristoranti italiani nel “gotha” della ristorazione mondiale secondo “La Liste”, la classifica francese, formata da un algoritmo che elabora i giudizi delle più importanti guide alla ristorazione mondiale. E così, con 99 punti ci sono il Da Vittorio di Brusaporto della famiglia Cerea e Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo, davanti, per appena mezzo punto, ad 98,5, al Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio della famiglia Santini e al Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa (con la famiglia Ceretto). 98 punti, invece, per La Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, per l’Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura e per il Ristorante Reale di Castel di Sangro di Niko Romito. Con 97,5 punti, e primo non “tristellato Michelin” italiano in classifica, c’è il Castel Fine Dining a Tirolo, accompagnato, con lo stesso punteggi, dall’Uliassi di Mauro Uliassi a Senigallia, ancora tre stelle Michelin, così come il Villa Crespi di Orta San Giulio di Antonino Cannavacciuolo. Tutti avanti di appena mezzo punto, invece, per il Casa Vissani di Baschi di Gianfranco Vissani, che ha 97 punti, come il Da Caino a Montemerano di Valeria Piccini e La Madia a Licata di Pino Cuttaia. 96,5 punti, invece, la valutazione de La Peca di Lonigo, Casa Perbellini a Verona, La Madonnina del Pescatore a Senigallia, il Da Vittorio Shanghai, il Lido 84 di Gardone Riviera, il Miramonti l’Altro a Concesio, l’Enrico Bartolini al Mudec a Milano, l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, il Krèsios di Telese Terme. Ancora, con 96 punti, ci sono l’8 1/2 Otto e Mezzo Bombana ad Hong Kong, la Gourmetstube Einhorn a Freienfeld bei Sterzing ed il Terra, a Sarentino, entrambi a Bolzano, oltre al Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa, mentre, con 95, c’è il Quattro Passi di Fabrizio Mellino, fresco di conquista della terza stella Michelin, a Nerano (Napoli). Ecco, dunque, i migliori ristoranti italiani in assoluto, secondo l’elenco dei 1000 migliori ristoranti del mondo (qui la versione completa), che saranno premiati ufficialmente stasera a Parigi. Tra le curiosità, per l’Italia, il “Premio Innovazione”, che, dopo essere andato nell’edizione 2023, a Niko Romito, questa edizione 2024 è stato assegnato al celeberrimo “macellaio poeta” Dario Cecchini, che, con la sua “Officina della Bistecca”, a Panzano in Chianti (Firenze), nel cuore del Chianti Classico, è diventato un punto di riferimento per gli amanti della carne in tutto il mondo, secondo le anticipazioni del magazine francese “Nouvelle Gastronomique”. Tra i premi speciali, anche quello per un altro neo tristellato Michelin italiano, ovvero l’Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler, premiato tra i “New Arrivals of the year award”, i premi alle nuove aperture di eccellenza nel mondo.

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