Il firmamento della gastronomia italiana brilla con 11 nuove stelle. Sono i giovani ristoratori italiani che, dal nord al sud, si fanno promotori della qualità del “made in Italy”. La prestigiosa guida Michelin, diretta da Fausto Arrighi, sceglie i nuovi cuochi-ristoratori professionisti dei Jeunes Restaurateurs d’Europe e gli assegna ben 11 nuove stelle.
“E’ un grande risultato - sottolinea Marco Bistarelli, presidente di Jre Italia, con un totale di oltre 530 soci - che testimonia la nostra capacità di crescere e di far crescere i nostri associati nel panorama della ristorazione italiana di qualità. Nella mia presidenza sono in totale 19 le nuove stelle Michelin assegnate e attualmente sono 58 i soci “stellati”, quasi il 70% e questo per noi è motivo di orgoglio e di stimolo per fare sempre di più e per continuare a percorrere la filosofia che sta alla base dell’associazione e che si riassume nel motto “talento e passione”.
Le nuovissime stelle del giovane firmamento italiano della ristorazione sono sette; cominciando dal nord Italia: “Auener Hof” di Heinrich Schineider a Val Sarentino (Bolzano), “la Passion” di Wolfang Kerschbaumer a Vandoies di Wopra (Bolzano), “Innocenti evasioni” di Tommaso Arrigoni e Eros Picco a Milano, “Novecento” di Matteo Vigotti a Meina (Novara); passando per “L’erba del Re” di Luca Marchini a Modena e Agrodolce” di Andrea Sarri ad Imperia, sino ad arrivare al sud d’Italia con “La Capinera” di Pietro D’Agostino a Spinose Taormina mare (Messina). Tra i giovani associati italiani che, da una stella passano a due, sono stati premiati: “La Peca” di Nicola Portinari a Lonigo (Vicenza), “Reale” di Niko Romito da Rivisondoli (L’Aquila), “Torre del Saracino” di Gennaro Esposito a Vico Equense (Napoli); sino a “UliassI” di Mauro Uliassi a Senigallia (Ancona).
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