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DIETA MEDITERRANEA

La proposta dell’Italia all’Onu: “la corretta alimentazione sia basata sul modello italiano”

Riunione, a New York tra Ministro degli Esteri Antonio Tajani, Coldiretti e Filiera Italia. “Distinguere tra abuso e consumo moderato di alcol”
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L’intervento della Premier Giorgia Meloni all’Onu (credit: Governo.it)

L’Italia vuole presentare e discutere all’Onu una proposta per una corretta alimentazione che sia basata sul modello agroalimentare del nostro Paese. E per farlo Coldiretti e Filiera Italia, in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso in questi giorni a New York (e dove è intervenuta la Premier Giorgia Meloni), e, in particolare, con la riunione di Alto livello sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili e sulla promozione della salute e del benessere, in programma oggi, e in vista della quale, nei giorni scorsi, era arrivato anche l’appello alle Nazioni Unite da parte dell’Accademia Internazionale del Vino per non ridurre il vino a rischio per la salute, ndr - si sono riuniti nella House of Made in Italy alla Columbus Citizens Foundation, a New York, con la partecipazione del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, per approfondire l’argomento.
“Le malattie croniche non trasmissibili rappresentino oggi la prima causa di morte e disabilità nel mondo, ma i dati scientifici dimostrano che una dieta sana, varia e bilanciata, fondata su alimenti naturali e legati al territorio, è uno degli strumenti più efficaci per prevenirle”, ha sottolineato in apertura dei lavori Luigi Scordamaglia, responsabile mercati, internazionalizzazione e politiche comunitarie Coldiretti e ad Filiera Italia.
Al tempo stesso le due associazioni di categoria hanno richiamato l’attenzione sull’urgenza di difendere la Dieta Mediterranea, patrimonio culturale ed etico che ha contribuito a fare dell’Italia uno dei Paesi più longevi al mondo, oggi minacciata dalla diffusione di diete omologate con cibi artificiali e ultra-formulati: “se non invertiamo questa tendenza - ha avvertito Scordamaglia - rischiamo per la prima volta che le nuove generazioni abbiano un’aspettativa di vita inferiore a quella dei genitori”. Caso esemplificativo, in questo senso, sono proprio gli Stati Uniti, caratterizzati da un tasso di obesità della popolazione - secondo Coldiretti - tra i più alti al mondo (circa 60%) e legato principalmente al fatto che il 60% delle calorie quotidiane viene fornito da alimenti ultraprocessati ed ultraformulati. Un problema che il nuovo Governo Usa, peraltro, ha dichiarato di voler contrastare con ogni strumento.
“Mangiare italiano fa bene, non solo alle casse delle imprese che esportano, ma anche alla salute di tutti - ha detto Tajani - non è la stessa cosa mangiare un piatto di spaghetti o un hamburger con il ketchup. Dobbiamo lavorare sulla comunicazione e spiegare perché è meglio mangiare italiano ed è veramente importante lavorare per sostenere la Dieta Mediterranea, che rappresenta un modello culturale per la nostra salute, per evitare l’obesità e per evitare malattie cardiache”.
Riguardo agli strumenti per promuovere una corretta alimentazione, Scordamaglia ha ribadito la posizione italiana: “no a etichette semplicistiche o tasse punitive su singoli ingredienti. La nutrizione va intesa in maniera olistica, educando i consumatori, a partire dai bambini, a scegliere cibi naturali, sani e sostenibili”.
Coldiretti e Filiera Italia hanno espresso, infine, soddisfazione per il testo di risoluzione che contribuiranno con la loro partecipazione diretta a presentare e discutere all’Assemblea delle Nazioni Unite e che recepisce molte delle proposte italiane. In particolare la distinzione tra abuso di alcol e consumo moderato e responsabile di prodotti di qualità come il vino, i cui benefici sono riconosciuti da studi epidemiologici e clinici.
“In gioco - ha concluso Scordamaglia - non ci sono solo interessi economici, pur rilevanti in una filiera che vale oltre 700 miliardi di euro, ma la stessa democrazia del cibo: garantire a tutti l’accesso a una dieta completa, sana e sostenibile”.

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