LA PROPOSTA DI CONFAGRICOLTURA SULL’ACCESSO AI BENI DEMANIALI PER I GIOVANI, ENTRA A FAR PARTE DELL’EMENDAMENTO AL DECRETO ANTICRISI APPROVATO DALLE COMMISSIONI BILANCIO E FINANZA DELLA CAMERA

Confagricoltura per prima, nell’autunno 2008, aveva proposto di mettere a disposizione delle imprese agricole, specialmente di quelle condotte da giovani imprenditori, i terreni dello Stato per far crescere i produttori in dimensione e competitività. Si parla di 137.000 ettari di superficie non utilizzati, che potrebbero essere destinati nuovamente alla produzione, per fini alimentari e no food.

La proposta, su cui già aveva espresso un parere positivo il Ministro dell’economia Giulio Tremonti nel Forum di Taormina “Futuro Fertile”, entra a far parte dell’emendamento al decreto anticrisi, approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanza della Camera.

“Da diversi anni la superficie agricola nazionale è in calo - sottolinea il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni - dagli anni ’80 sono stati persi oltre 3 milioni di ettari, pari a circa un quinto di quella complessiva e al contempo è cresciuta l’esigenza di incrementare le produzioni”.

A questo elemento critico si aggiunge anche il fatto che l’Italia, tra gli Stati dell’Unione Europea, presenti il più basso indice di ricambio generazionale in agricoltura (rapporto tra imprenditori attivi under 35 e over 65). Il nostro è all’8% e si confronta con il 66% della Francia e con il 125% della Germania.