La Sicilia sarà partner di Expo 2015 per coordinare gli eventi dei 12 paesi partecipanti al Cluster Bio-Mediterraneo, uno dei nove spazi dell’Expo detti appunto “cluster” dedicati a filiere alimentari o temi comuni, ed è sinora l’unico guidato da un’istituzione pubblica. L’annuncio oggi al Vi corso delnitaly nella conferenza stampa organizzata dalla Regione Siciliana alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha sottolineato la lungimiranza e intelligenza dimostrata dall’Isola nell’avere saputo cogliere tale opportunità “che valorizza le diversità e le originalità del Mediterraneo nel settore agricolo e alimentare”. In questa prospettiva, il ministro Martina ha annunciato inoltre che la Sicilia sarà teatro il prossimo autunno di un Forum dell’agricoltura dei Paesi del Mediterraneo che riunirà i ministri di settore in preparazione dell’Expo. Del Cluster, oltre alla Sicilia, fanno parte Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia e Tunisia. “Vi celebreremo la Biodiversità ma anche la Dieta mediterranea - ha spiegato l’assessore siciliano all’Agricoltura Dario Cartabellotta - è un modello agricolo-alimentare dalle forti radici storiche a cui hanno contribuito tutti i paesi rivieraschi”. Presenti Simon Jabbour, Commissario Generale del Libano per Expo 2015 e WalidHaidar, console generale del Libano a Milano, che hanno sottolineato come sia possibile cooperare senza problemi di concorrenza proprio grazie alla grande diversità di varietà che i paesi rivieraschi possono offrire. E la Regione Siciliana e la Repubblica del Libano hanno presentato una confezione di olio “esemplare” contenente due bottiglie, una della cultivar siciliana Nocellara del Belice e un’altra della varietà libanese Baladi. L’aggiudicazione del coordinamento del Cluster Bio-Mediterraneo comporterà inoltre che i prodotti siciliani saranno protagonisti anche dell’area ristorazione e del market dell’area comune così che “dei 27 milioni di pasti che si prevede dovranno essere serviti durante l’Expo - ha aggiunto Stefano Gatti, General Manager Partecipanti Expo 2015 Spa - una buona parte saranno preparati con materie prime siciliane”. “E non ci saranno solo assaggi - ha assicurato l’assessore regionale al Turismo e allo Spettacolo della Regione siciliana Michela Stancheris - il clutser sarà ravvivato anche dalla nostra cultura e dai nostri spettacoli”. Dell’indubbio binomio vincente rappresentato dall’accoppiata enogastronomia-turismo sarà quest’anno pure testimone la nuova edizione di Sicilia en Primeur, l’anteprima alla stampa di tutto il mondo dei vini siciliani, di scena il 27-28 maggio a Vulcano, nelle isole Eolie, organizzata da Assovini Sicilia in collaborazione con l’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, l’Istituto regionale della Vite e dell’Olio e Banca Nuova. Un’edizione che sarà contrassegnata dal successo della Doc Sicilia, “a breve attendiamo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale - ha annunciato Antonio Rallo, presidente di Assovini - il riconoscimento dell’erga omnes per il Consorzio della Doc Sicilia che ci consentirà di investire con più mezzi sul brand Sicilia”. Un brand dotato di grande appeal come ha ricordato il direttore di WineNews Alessandro Regoli in quanto la Sicilia è risultata, in un sondaggio tra i più importanti giornalisti di settore, tra le regioni che raccontano meglio “la grande bellezza” dell’Italia del vino, insieme alla Toscana e al Piemonte. “E la Ragione è - ha sottolineato Regoli in dieci punti - in quell’inimitabile mix di passato e futuro, di contaminazione tra autoctono e internazionale, di alleanze tra piccole aziende e grandi, di vecchie e nuove generazioni che lavorano insieme, perché c’è il feudo antico e il resort più moderno, perché c’è il mare e il vulcano, tavolate intere di prodotti freschi di campo, perché c’è una incredibile stratificazione storica dalla Magna Grecia all’abusivismo edilizio, perché anche senza i suoi “mali”, in fondo, non sarebbe la Sicilia”. “Una Sicilia che nel settore del vino può però vantare - ha concluso il sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione, catanese - successi che all’inizio sembravano obiettivi irrealizzabili, dalla valorizzazione dei vitigni autoctoni prima alla Doc Sicilia poi, e adesso la nuova sfida da vincere è quella della promozione, con le risorse e opportunità che la nuova Ocm unica mette a disposizione”.
Autore: Alma Torretta
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