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La Repubblica

I visionari del vino: il Merano WineFestival ci porta alla scoperta di 1000 cantine… Dal 7 all’11 novembre la 34esima edizione dell’appuntamento ideato da Helmuth Köcher. Oltre all’enologia, 130 realtà dell’artigianato gastronomico, masterclass, cooking show e dibattiti … Dal 7 all’11 novembre il Kurhaus di Merano accoglie la 34ª edizione del Merano WineFestival, dedicata al tema “Vision: Wine & Food Creators”: un omaggio ai produttori che stanno ridisegnando il panorama enogastronomico attraverso identità territoriale, innovazione e sostenibilità. In cartellone oltre mille cantine, 130 realtà dell’artigianato gastronomico, masterclass, cooking-show e dibattiti. L’apertura è affidata a TasteTerroir – bio&dynamica (venerdì 7, 10.00–16.30), che riunisce duecento interpreti del vino biologico, biodinamico, naturale, PIWI, orange, in anfora e underwater, con l’aggiunta di uno spazio dedicato alle referenze no e low alcol. Dentro il Kurhaus, Cult Oenologist celebra dieci maestri dell’enologia selezionati da Helmuth Köcher; mentre l’area ExtraWine accoglie partner e sponsor. Il festival si diffonde inoltre nel centro cittadino: lungo Corso Libertà torna il FuoriSalone, che porta a Merano territori e consorzi come Calabria e Abruzzo, il Consorzio del Vulture e Casa Campania; in Piazza della Rena, venerdì 7 e sabato 8 si svolge il Mercato della Terra di Slow Food Alto Adige. Da sabato 8 a lunedì 10 novembre, con The Festival, il percorso si allarga tra trecento cantine italiane, cinquanta internazionali provenienti da nove Paesi – con una significativa presenza georgiana – e 250 etichette selezionate nella WineHunter Area curata da Fisar Alto Adige. La guida ViniBuoni d’Italia 2026 del Touring Club Italiano verrà presentata sabato 8 al Teatro Puccini, mentre l’iconica sciabolata sul Ponte Lenoir darà avvio ufficiale alla manifestazione. Si prosegue lunedì 10 con il Premio Godio, dedicato alle personalità più visionarie della cucina contemporanea. Martedì 11 novembre, la chiusura è affidata a Catwalk Champagne&More: una giornata incentrata sul mondo delle bollicine, con oltre 120 etichette tra Champagne ed eccellenze del metodo classico italiano. Nel pomeriggio, al Kursaal, la premiazione della Selezione Nord di EmergenteSala, concorso dedicato ai talenti del servizio firmato Luigi Cremona e Lorenza Vitali. Tra le novità più attese, la possibilità per i visitatori di acquistare i vini assaggiati in fiera: grazie alla partnership con la piattaforma Most’, basterà inquadrare il QR code al banco per aggiungere il prodotto al carrello e completare gli ordini in un’unica spedizione. Il Teatro Puccini ospiterà domani, alle 17.00, l’attesa cerimonia dei WineHunter Platinum Award e l’assegnazione dei 10 Cult Oenologist e dei 6 Honour Award. La serata prosegue con la cena di gala dedicata alle WineHunter Stars: tra i premiati, Franco Bernabei come miglior Winemaker; Sebastien Ferrara, direttore e capo sommelier del ristorante Enrico Bartolini al Mudec, come miglior Wine Manager; e Andrea Bocelli, che con la cantina Bocelli 1831 si aggiudica il riconoscimento come miglior Wine Producer.Il premio per il giornalismo si sdoppia: per la carta stampata la WineHunter Star va a Eleonora Cozzella, direttrice de Il Gusto; per le testate digitali ad Alessandro Regoli, fondatore di WineNews. L’artista Riccardo Schweizer, autore delle celebri etichette di Franz Haas, sarà celebrato come Wine Artist, mentre Antonino Cannavacciuolo riceverà la Food Star. La Communication Star va a James Suckling, voce autorevole del vino nel mondo. La vocazione tematica del Festival si traduce nel summit “Respiro e Grido della Terra”, che si apre venerdì al Teatro Puccini con una serie di panel scientifici curati da IVES. Il programma prosegue con un approfondimento sulle evoluzioni digitali in cantina — dall’agricoltura di precisione ai nuovi modelli di vendita — e sabato con un focus sui mercati strategici (Brasile, Canada, Cina, Georgia, Giappone) e la proiezione di due film dedicati a Cantina Colterenzio e Monsupello.Completano il quadro gli incontri sul rapporto tra vino e territorio e l’appuntamento con Enoturismo di qualità insieme a Enrica Cotarella, oltre alla presentazione del progetto Wine2Stay. Lungo il Passirio, la GourmetArena unisce 130 produttori artigianali e alcuni nomi di spicco della cucina italiana contemporanea. Fulcro della proposta gastronomica, l’area CampaniaFelix ospita showcooking curati da MisteryApple e affidati a figure come Antonio Tubelli, Lino Scarallo, Peppe Aversa e a giovani cuochi provenienti da diverse realtà regionali e internazionali. All’Hotel Terme Merano si snodano 31 masterclass: dalle annate storiche dei bianchi campani alla verticale di Trebbiano Spoletino prefillossera, dal viaggio nel Quarnaro — Regione europea della Gastronomia 2026 — alla scoperta del vino georgiano. Tra i momenti clou, l’omaggio ad Ampelio Bucci, i confronti tra Valpolicella e Soave, Sulcis e Costiera Amalfitana, e le celebrazioni per i 25 anni di Domaines Paul Mas e i 50 anni della vigna Anfiteatro di Vecchie Terre di Montefili. La vocazione internazionale del festival viene confermata dal WineHunter Buyers’ Club e dall’area dedicata all’Italian Trade Agency, punti d’incontro tra produttori e operatori globali. Una finestra privilegiata è riservata alla Georgia, culla delle origini del vino, che nel 2026 sarà protagonista di un evento dedicato firmato Merano WineFestival. In cinque giornate, la manifestazione riunisce oltre 1.300 aziende, più di 2.000 vini in degustazione, 250 etichette nella WineHunter Area, 31 masterclass, 12 showcooking e nove talk, consolidando Merano come una delle piattaforme internazionali più autorevoli del vino.

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