02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

La riduzione delle tariffe commerciali tra Usa ed Ue con l’accordo Ttip avrebbe un impatto relativo sul mercato dei due Paesi. Mentre una liberalizzazione dei regolamenti Ue porterebbe un impatto importante. Lo dice uno studio dell’Aawe

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno avviato negoziati ambiziosi per creare un accordo globale di libero scambio conosciuto come “commercio investimenti di partenariato transatlantico” (Ttip). I mercati agricoli ricevono relativamente alti livelli di supporto e protezione in entrambe le nazioni, e quindi sono sensibili alle discussioni che accompagnano il Ttip.
Il vino è il prodotto agricolo di più alto valore di scambio tra gli Stati Uniti e l’Unione europea, e qualsiasi riduzione delle barriere commerciali derivanti dal Ttip, ha la capacità di generare scambi supplementari in questo settore.
In questo senso, è già possibile riprodurre delle simulazioni dell’impatto di questo tipo di accordo sulle tariffe e sulle normative nazionali che riguardano la produzione e il consumo di vino in Usa e nella Ue.
I risultati dello studio dell’American Association of Wine Economists (Aawe), mostrano che le riduzioni delle tariffe avrebbero relativamente piccoli effetti su questi mercati del vino, mentre le riduzioni delle politiche interne alla Ue, che riguardano la produzione di uva da vino, avrebbero implicazioni molto più importanti.
Il Ttip mira a promuovere gli scambi tra Usa e Ue attraverso tre meccanismi:
- aumento dell’accesso al mercato
- miglioramento della coerenza normativa e della cooperazione
- sviluppo e aggiornamento delle regole commerciali.
Da più parti, evidentemente, si prevede che i negoziati sulle regole di accesso al mercato e su quelle commerciali progrediranno senza discussioni significative, mentre il dibattito sulle normative nazionali continuerà ad essere fortemente contrastato.
È ampiamente previsto che la liberalizzazione delle barriere commerciali, comprese le tariffe e le altre barriere non tariffarie, così come le varie normative nazionali, influenzerà i mercati agricoli di entrambe le nazioni. I dati che descrivono il valore e la quota dei flussi commerciali tra gli Stati Uniti e l’Unione europea dimostrano che il vino è il prodotto agricolo più prezioso negli scambi fra Usa e Ue. Gli Stati Uniti hanno importato 3,5 miliardi di dollari di vino dall’Ue nel 2012, e questo ha rappresentato oltre il 20% del valore totale delle importazioni statunitensi agricole dall’Ue. La Ue, a sua volta, ha importato 470 milioni dollari di vino dagli Stati Uniti nel 2012, e il vino era il quarto più importante prodotto agricolo importato dagli Usa, rappresentando circa il 5% del totale delle importazioni agricole dell’Ue.
Chiaro che la partita in corso abbia un significativo riverbero economico da ambo le parti.
Il vino è un prodotto ideale per analizzare gli scenari futuri proposti dal Ttip. In primo luogo, è il prodotto agricolo a più alto valore di scambio tra gli Stati Uniti e Unione europea. In secondo luogo, a differenza di molti altri prodotti, continua ad avere tariffe non banali che vengono applicate a tassi diversi per massa e gamma di prodotti vitivinicoli in bottiglia. In terzo luogo, il commercio del vino è influenzato da una serie di misure di sostegno interno e regolamenti in entrambe le nazioni.
L’Ue ha una lunga storia di sostegno alla produzione di uva da vino, mentre negli Stati Uniti è un settore altamente regolamentato nella disciplina della vendita e della distribuzione di vino (in particolare negli stati orientali dove no si produce vino). In particolare, le norme interne che esistono creano una classe di misure non tariffarie, e le questioni che circondano questo gruppo di sono al centro delle trattative Ttip.
Gli scambi di vino tra Usa e Ue sono influenzati da una serie di barriere commerciali, comprese le tariffe e le normative nazionali. Quantificare gli effetti delle variazioni delle tariffe è relativamente semplice, ma parametrizzare gli effetti delle politiche nazionali e quindi la comprensione di eventuali modifiche delle politiche interne è molto più difficile.
È importante quindi per i responsabili politici di comprendere gli effetti commerciali e assistenziali posti dai vari cambiamenti politici che potrebbero arrivare. È altrettanto importante per i produttori ed esportatori di vino comprendere i fattori chiave che influenzano il loro benessere dato dall’espansione del commercio del vino tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
La simulazione dell’Aawe suggerisce che le tariffe non sono il più importante ostacolo agli scambi nei negoziati Ttip per il commercio del vino tra Ue e gli Stati Uniti. Ciò è dovuto, in parte, al fatto che le tariffe sono già molto basse per i prodotti vitivinicoli in bottiglia e rimangono importanti solo per il commercio di vino sfuso. Riduzioni del sostegno interno della Ue, che controllano l’offerta di uva da vino e dei regolamenti degli Stati Uniti, che limitano la disponibilità di vendita al dettaglio di vino negli stati orientali, genererebbe guadagni molto più grandi.
Tuttavia, i cambiamenti nelle normative nazionali sono difficili da includere negli accordi commerciali. Allo stesso tempo, i negoziati commerciali forniscono l’opportunità di esaminare attentamente tutte le barriere commerciali e di prendere in considerazione gli effetti economici della riforma.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli