La ristorazione mondiale è ancora tenuta sotto scacco dalla pandemia: se nella prima settimana del 2021 i ristoranti stellati aperti erano il 28%, alla data del 14 febbraio 2021 si sono registrati fornelli accesi appena per il 31% delle attività. Un quadro addirittura peggiore rispetto alla chiusura di 2020, quando risultava aperto il 36% dei ristoranti stellati. A registrarlo il “barometro” della Guida Michelin, che monitora di settimana in settimana i livelli di apertura nei singoli Paesi. In Italia, dopo la chiusura pressochè totale degli stellati ad inizio anno per il lockdown praticamente totale imposto nel periodo delle festività, nelle ultime due settimane del 2021 si è balzati al 42% di locali aperti, con una percentuale più alta della media mondiale, ma ben lontana da un quadro positivo, tra limitazioni che cambiano di zona e zona di settimana in settimana, e le difficoltà economiche e gestionali che ormai da mesi dominano la scena. E voci che si rincorrono su un nuovo possibile lockdown totale per arginare la diffusione delle cosidette “varianti” del Covid-19.
Certo, secondo i dati della Michelin, da questo punto di vista va un po’ meglio che in Francia ed in Germania, per esempio, dove il dato dello 0% delle aperture, per via del lockdown totale giù imposto da Macron e dalla Merkel, è stabile da diverse settimane, ma è una magrissima consolazione per la ristorazione del Belpaese. Malissimo vanno le cose anche negli Stati Uniti, dove è aperto appena il 12% dei locali stellati, mentre in Asia le percentuale tocca il 96% delle riaperture (ma da settimane siamo oltre il 90%), con percentuali del 95% a Shanghai e del 100% a Pechino e Guangzhou, in Cina.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024