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La rivoluzione nel piatto, la giornalista Sabrina Giannini torna a parlare di lobby e agroalimentare

Il libro vuole essere un “j’accuse” contro il sistema, ma anche un monito per i consumatori, che sono gli unici a poter avviare una rivoluzione

Alimentazione e politica si incontrano, in uno scontro decennale tra norme, leggi e lobby dell’industria agroalimentare e verità scientifica, informazione trasparente al consumatore e sostanze dannose, ancora una volta grazie alla giornalista Sabrina Giannini, tra le fondatrici di “Report”, che lascia nel 2016 per condurre Indovina chi viene a cena, e che dopo vent’anni di inchieste che hanno scosso l’opinione pubblica in materia di agricoltura e allevamento, torna con La rivoluzione nel piatto, edito Sperling & Kupfer, un “j’accuse” contro un sistema che ha trasformato le ingiustizie in bugie. Riprendendo e approfondendo alcuni dei temi scottanti che ha affrontato nelle sue indagini sull’industria alimentare, la giornalista denuncia e rivela come lobby, aziende e anche molta politica avallino verità scientifiche discutibili per salvaguardare i propri interessi, mettendo ogni giorno nel piatto di noi cittadini sostanze rischiose per la salute. Ma afferma anche che sono proprio i consumatori ad avere il potere di avviare una vera rivoluzione, scegliendo che cosa mettere nel carrello. Dall’inganno delle “dosi accettabili” allo scandalo dei fanghi di depurazione, dai pesticidi che fanno strage di api ai semi ibridi che minacciano la biodiversità, questo libro svela molte verità capaci di disinnescare pericoli e abusi e fornisce una mappa chiara per fare le scelte giuste per la salute e per l’ambiente.

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