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LA SAGA DEI FOLONARI: DIVISIONE DA 400 MILIARDI

"La Ruffino siamo noi": lo ha detto il presidente dell'antica casa vinicola, fondata nel 1877 e di proprietà della dinasty bresciana dal 1913, Marco Folonari, anche nella sua veste di amministratore delegato dell'azienda, che ha preso il nome di "Tenimenti Ruffino" (14 le aziende), dopo la divisione proprietaria delle varie fattorie e tenute (valore stimato sui 400 miliardi di lire) che facevano capo a 5 fratelli e numerosi figli. Il vice presidente, ma anche lui amministratore delegato con specifiche competenze, è Paolo Folonari. L'occasione per presentare il nuovo assetto è stato il battesimo, testimoni Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri, di un nuovo vino, un "supertuscan", il "Modus" '97 (prezzo in enoteca 50.000 lire; produzione: 40 mila bottiglie), prodotto con uve sangiovese, cabernet sauvignon e merlot, fermentate separatamente, invecchiato 12 mesi in botte di quercia bianca ed affinato 6 mesi in bottiglia. La Ruffino, che possiede 500 ettari di vigneti ha in corso investimenti per oltre 20 miliardi nel prossimi 3 anni, specie per il rinnovo dei vigneti. Questo il nuovo assetto operativo delle imprese, che facevano capo ai 5 fratelli Folonari, dopo l'accordo raggiunto nel giugno 2000: ai fratelli Marco e Paolo (ed ai figli) sono andate, la Chianti Ruffino di Pontassieve, le tenute di Poggio Casciano, Santedame, Pianamici, Gretole, Tuopina, Montemasso nel Chianti Classico, le Tenute di Casavecchia e Murlo nel Senese, Lodola Nuova a Montepulciano e Il Greppone Mazzi a Montalcino; ai fratelli Alberto, Ambrogio, Italo (ed ai figli) diventano proprietari di un complesso di aziende vitivinicole di cui fanno parte la storica tenuta di Nozzole nel Chianti Classico, la Conti Spalletti nel Chianti Rufina, la tenuta del Cabreo, la Premiovini/Previ, società di distribuzione di prodotti enogastronomici di qualità, Zano a Greve in Chianti, la Fattoria di Gracciano a Montepulciano e la partnership in Monte Rossa Franciacorta, cui si aggiungeranno una collana di crus in fase di sviluppo.
"Questo nuovo assetto aziendale, raggiunto con il pieno consenso di tutte le componenti (anche se alcune frizioni avevano portato lo scorso anno alla sospensione dello storico Premio Letterario Ruffino Antico Fattore, il primo premio del mondo del vino nato negli anni Trenta a Firenze, nella splendida cornice del salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, e che era stato assegnato anche a Quasimodo e Montale), consentirà - si legge in una nota diffusa da Marco Folonari - di portare alla creazione di due nuovi gruppi vitivinicoli, entrambi contrassegnati da consistenti programmi di espansione in Italia e all'estero".

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