
Oggi il “bio” è di moda, anche nel vino. Ma c’è chi, addirittura nell’immediato dopoguerra, già nel 1946, nella campagna romana, a 15 chilometri dal Colosseo, mise in piedi la prima azienda biologica d’Italia, in tempi davvero non sospetti. Ovvero il Principe Alberico Boncompagni Ludovisi, che ereditò i terreni della Tenuta di Fiorano dove, su consiglio di Tancredi Biondi Santi, figlio di Ferruccio, “inventore” del Brunello di Montalcino, impiantò solo vitigni internazionali.
Oggi la Tenuta, rifiorisce con il progetto guidato da Alessia, Allegra e Albiera Antinori, nipoti del Principe e “new generation” di una delle dinastie più importanti del vino italiano, guidata dal Marchese Piero Antinori. E, oggi come allora, tutto sarà improntato al biologico, a pochi passi dal cuore di Roma Capitale: i vigneti rimpiantati con merlot, cabernet, malvasia di Candia e sémillon, ma non solo.
Il progetto è quello di trasformare Fiorano in un luogo per famiglie, sia per il relax a pochi chilometri dalla città, con un ristorante a filiera cortissima (“più che a “chilometro 0” a “metri 20”, tanti quanti lo dividono dall’orto”, ama dire Alessia Antinori), visto che a regime sarà completamente autosufficiente, con le materie prime, dalla verdura alle carni ai formaggi, tutte prodotte nella tenuta, ma anche per la formazione dei più giovani, con una serie di laboratori didattici e “stagionali” sull’agricoltura e sull’enogastronomia (in collaborazione con il Laboratorio di educazione al gusto dei bambini by WineNews).
Info: www.facebook.com/Fattoria.di.Fiorano - www.fattoriadifiorano.it
Focus - L’educazione al cibo e al gusto “Le Cinque Stagioni di Fiorano”
I cereali e l’uva in estate, l’olio in autunno, le verdure in inverno, il formaggio in primavera, e poi “la quinta stagione”, con la verdura e la frutta in barattolo da conservare tutto l’anno. Come il naturale scorrere delle stagioni, imparato e “ottimizzato” dall’esperienza dell’uomo. Da insegnare ai più piccoli, sia dal punto di vista teorico (con racconti, analisi, fiabe, storie e leggende) che pratico, con laboratori dove far mettere ai bambini, letteralmente, le mani in pasta. Ecco “Le Cinque Stagioni di Fiorano - Pane, impasti e ... fantasia”, il progetto di educazione al cibo e al gusto pensato per i bambini tra i 6 e i 10 anni di Antinori nella fattoria didattica di Fiorano, in collaborazione con il Laboratorio di educazione al gusto dei bambini by WineNews.
In cinque incontri, uno in ogni stagione “più una”, i diversi temi saranno affrontati da un punto di vista teorico ma anche “fattivo”, con i bambini che impareranno a preparare focacce, torte salate, formaggi come la ricotta, e anche frutta e verdura da conservare in barattolo e così via, utilizzando solo i prodotti, rigorosamente biologici, della fattoria. Il tutto con un approccio multidisciplinare: nei vari laboratori e per l’intero percorso, i bambini avranno modo di avvicinarsi al cibo attraverso un approccio ludico e socializzante, senza trascurare l’aspetto didattico-scientifico legato all’alimentazione, al Territorio e ai suoi prodotti.
Tutto il percorso è inteso come sperimentazione di un modello che potrà subire modifiche in itinere, orientato a porre le basi su cui strutturare un eventuale futuro progetto, anche in base alla verifica e alla valutazione delle risposte partecipative e motivazionali dei “piccoli utenti”.
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