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TRA I VIGNETI DEL TRENTINO

La Tenuta San Leonardo, “culla” di uno dei più grandi bordolesi italiani, celebra 300 anni di storia

Anselmo Guerrieri Gonzaga: “risale al 1724 la prima menzione della produzione di vino nelle nostre terre, all’epoca di proprietà della Chiesa”

Millenaria abbazia immersa tra i vigneti del Trentino, diventata, tre secoli fa, residenza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga, Tenuta San Leonardo, una delle più prestigiose griffe d’Italia, custode della tradizione di uno dei più grandi bordolesi della storia del vino italiano, il vino-icona San Leonardo, creato dal Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga (con il grande enologo Giacomo Tachis, e oggi con Carlo Ferrini, ndr), ha festeggiato, nei giorni scorsi, nella storica residenza, Villa Gresti, i trecento anni di attività, da quando la produzione di vino nella Tenuta viene menzionata per la prima volta in un documento ufficiale. “Nel 1724 questa azienda era un priorato di proprietà della Chiesa: da allora l’economia di questo territorio si è sempre più legata al vino, al San Leonardo in particolare, motore di sviluppo di questa terra. Siamo profondamente grati a tutte le persone che contribuiscono al successo della tenuta”, ha commentato Anselmo Guerrieri Gonzaga, alla guida della Tenuta.
Nel corso della celebrazione, la cantina ha annunciato l’uscita di un libro commemorativo, scritto dalla storica Luisa Pachera, che racconterà la lunga storia di un territorio votato alla produzione vitivinicola. Una realtà di cui si ha testimonianza già nel decimo secolo, ma che si è consolidata nel tempo fino a divenire negli ultimi trecento anni espressione vitale di una comunità. Dal 1724, appunto.

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