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NEL BICENTENARIO DELLA MORTE

La Toscana omaggia Napoleone tra l’Aleatico, il vino più amato, e le “praline napoleoniche”

Lo fa con “Vetrina Toscana: in viaggio con il gusto” nel Museo Stibbert di Firenze, “scrigno” di cimeli appartenuti anche all’Imperatore (29 giugno)

Se leggenda vuole che l’Aleatico, il dolce, elegante e vellutato passito dell’Elba conosciuto da secoli (oggi Docg), fosse il vino più amato dall’Imperatore dalla sua permanenza sull’Isola tra il 1814 e il 1815 quando non poté non occuparsi anche dei vigneti e del loro rilancio produttivo, oggi il grande generale francese, che non era un buongustaio ma un commensale sbrigativo, non trovando il tempo per i lunghi e complessi pranzi alla francese, non potrebbe forse fare a meno di accompagnarlo con le “praline napoleoniche” create in suo onore. Nel bicentenario della morte, la Toscana napoleonica omaggia Napoleone con “Vetrina Toscana: in viaggio con il gusto”, il 29 giugno, con un evento che fa parte del progetto della Regione Toscana che promuove l’enogastronomia made in Tuscany - “best practice” italiana per la promozione agroalimentare riconosciuta dalla Commissione Ue, che presenta così i prossimi appuntamenti - alla Limonaia del Museo Stibbert a Firenze. Dove al generale Bonaparte e all’arte della tavola è dedicato un percorso tra le armi, le armature, i cimeli e i dipinti provenienti da ogni parte del mondo degli spettacolari allestimenti delle sale della casa-museo del collezionista Frederick Stibbert (1838-1906), appassionato di Napoleone, tanto da collezionare persino il “Petit costume d’Italie”, l’abito indossato dall’Imperatore per l’incoronazione a Re d’Italia nel 1805 a Milano, di colore verde simbolico del Belpaese e con i motivi di palme, spighe, api ed “N” della caratteristica simbologia napoleonica. E dove anche la tavola non può che essere protagonista, tra una degustazione di Aleatico e un assaggio delle “praline napoleoniche” della maître chocolatier anche lei dell’Isola d’Elba, Paola Francesca Bertani.

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