La “Tuscany Wine Week” è ormai entrata nel vivo: la prima delle grandi denominazioni della Regione a debuttare ufficialmente davanti a critica e pubblico è il Chianti Docg, che a Firenze è stato protagonista, ieri, con “Chianti Lovers”, promossa dal Consorzio del Vino Chianti (www.consorziovinochianti.it), che ha presentato, in anteprima, l’annata 2014, per alcune sottozone la 2013 e la Riserva 2012. Una fotografia sostanzialmente dettagliata che la Docg più grande della Toscana manda su tre millesimi per certi versi non entusiasmanti, in generale, ma capaci di regalare anche qualche sorpresa.
È il caso della 2014 che, secondo gli assaggi di WineNews, curati da Franco Pallini e Antonio Boco, nonostante sia stata figlia di una vendemmia particolarmente critica, ha espresso alcune etichette ad un livello più che accettabile; questo grazie anche alla flessibilità della tipologia stessa che, nella sua declinazione più pronta ed immediata, ha prodotto più di qualche vino di bella piacevolezza. Come nel caso del Chianti Colli Senesi 1014 di Salcheto, un vino profumato e dal sorso ritmato, e di quello di Giacomo Mori, preciso e ben fatto. Il 2013, probabilmente millesimo con una qualità complessiva più alta, ha visto emergere dai nostri assaggi il Chianti Colli Fiorentini 2013 di Castelvecchio, dalla bella espressività aromatica, piena ed intesa, e dalla progressione gustativa nervosa e piacevole, e il Chianti Rufina 2013 di Selvapiana, assai godibile, e, profumatissimo, il Chianti, stesso millesimo, di Pieve de’ Pitti.
A proposito di Riserva 2012, a colpire non poco è stato il Chianti Rufina Riserva 2012 di Frescobaldi, quello che, quando sarà terminato il suo affinamento, diventerà il Chianti Rufina Nipozzano Vecchie Vigne Riserva: un vino già impostato molto bene, con aromi puliti e tendenzialmente eleganti e bocca succosa e profonda.
Un piccolo sguardo, infine, ai numeri del Chianti: la sua estensione a vigneto è di 15.550 ettari, per una produzione media complessiva di 105 milioni di bottiglie, a cui si uniscono 110 ettari a Doc Colline dell’Etruria centrale (che producono 450.000 bottiglie) e 140 ettari dedicati al Vin Santo del Chianti (600.000 bottiglie di produzione complessiva). L’areale si estende nelle province di Firenze, Arezzo, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, con alcune sottozone particolari: Chianti Colline Aretine, Chianti Colli Senesi, Chianti Colline pisane, Chianti Montalbano, Chianti Motespertoli e Chianti Rufina.
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