La vendemmia 2014 è archiviata da qualche mese in tutta Europa, e la Spagna fa i conti con i dati definitivi del Ministero dell’Agricoltura, che certificano un calo del 22,3% sulla raccolta da record del 2013, a quota 41,6 milioni di ettolitri (contro i 55,35 dell’anno precedente), abbondantemente sopra le previsioni dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin, che per il Paese iberico aveva previsto una produzione di 37 milioni di ettolitri, ma, comunque, inferiore a quella di Francia (46,2 milioni di ettolitri) ed Italia (44,4 milioni di ettolitri). Buona parte del merito, come sempre, va alla Castilla-La Mancha, che ha sfiorato i 23 milioni di ettolitri di vino prodotto, più della metà della produzione nazionale, seguita sul podio delle Regioni più produttive da Extremadura, a 4,1 milioni di ettolitri, e Cataluña, a quota 3,2 milioni di ettolitri, mentre si ferma al quinto posto il territorio più conosciuto di Spagna, la Rioja, con 2,2 milioni di ettolitri di vino prodotti, dietro anche alla Castilla y Leon, a 2,4 milioni di ettolitri prodotti.
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