Il Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia consegna la dichiarazione di guerra agli importatori di latte in nero. L’atto è dovuto, alla luce del fermo di quattro cisterne di latte al Brennero, provenienti dalla Germania e dirette a Parma. E non ammette sconti, il Ministro, intenzionato a colpire a fondo i furbetti del quartierino. Procedimento penale e pene esemplari. Inoltre, da ora, controlli a tappeto a tutti i valichi da parte del Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità. Ma soprattutto un lavoro d’intesa con i partner Unione Europea per una soluzione al problema del latte in nero che circola sul territorio dell’Unione.
Per Zaia la tracciabilità del latte è una necessità ormai inderogabile. E non solo per una questione economica, ma soprattutto perché il latte rappresenta un pezzo dell’identità agroalimentare italiana che non si può mettere a repentaglio.
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