“Il dialogo con gli Stati Uniti rappresenta per l’Italia un asse strategico di politica agricola estera. Oggi, in maniera ancora più solida, c’è una maggiore consapevolezza della fase storica che stiamo vivendo, una fase che ci impone di impegnarci a rafforzare le economie delle nostre nazioni, le quali condividono comuni valori di riferimento”. A dirlo il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ieri, 2 giugno, nel giorno della Festa della Repubblica, ha incontrato la Segretaria dell’Agricoltura Usa, Brooke Rollins. “L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea visitato ufficialmente dalla Segretaria Rollins dall’inizio del suo mandato, a testimonianza della solidità e della centralità del rapporto tra Italia e Stati Uniti”, spiega una nota del Ministero.
Tra i temi affrontati, particolare attenzione è stata dedicata alla crescita dell’interscambio agroalimentare, che nel 2024 ha superato gli 8 miliardi di euro. L’Italia, sottolinea il Ministero, si conferma il terzo fornitore di prodotti agroalimentari degli Stati Uniti, con comparti di eccellenza come vino, olio d’oliva, pasta e formaggi. È stato inoltre ribadito il ruolo positivo delle esportazioni italiane nella creazione di valore anche sul territorio statunitense, attraverso filiere virtuose che generano occupazione e benefici economici per entrambi i Paesi. In questo quadro, spiega ancora il Dicastero guidato da Lollobrigida, è stata annunciata l’apertura di un tavolo tecnico per favorire l’incontro tra operatori del settore agroalimentare, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione commerciale. Un focus sarà dedicato alla soia, materia di cui gli Stati Uniti sono tra i maggiori produttori e l’Italia ne è un importatore importante. Migliorare gli scambi commerciali in agricoltura tra due Paesi amici significa rendere più efficienti e competitive le economie. “Questo primo incontro si inserisce in un più ampio percorso di rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Italia e Stati Uniti in ambito agricolo, anche in vista di future iniziative congiunte e occasioni internazionali di promozione di questo rapporto”, spiega, ancora, Via XX Settembre.
“Sono qui per mantenere la promessa del Presidente Trump di mettere l’agricoltura americana al primo posto! Ho appena concluso un fantastico incontro bilaterale con la mia controparte italiana per discutere il futuro di un commercio equilibrato e l’espansione dei mercati per i nostri prodotti americani qui in Italia e nell’Ue! La partnership tra l’agricoltura degli Stati Uniti e dell’Italia non è mai stata così forte!”, ha commentato sui suoi social la Rollins, che ha anche cenato insieme a Lollobrigida sulla nave Amerigo Vespucci a Civitavecchia.
“Il dialogo tra Unione Europea e Stati Uniti è oggi più che mai strategico per garantire sicurezza e prosperità a famiglie e imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico. È fondamentale sviluppare una strategia congiunta che favorisca l’aumento dell’interscambio, tutelando allo stesso tempo la salute dei cittadini e il lavoro degli agricoltori. In questo contesto il tavolo tecnico Usa - Italia annunciato oggi rappresenta un concreto strumento”, hanno commentato Coldiretti e Filiera Italia. Tra i principali temi su cui si chiede sia posta attenzione, “la necessità di mettere fine alla guerra commerciale, puntando a ridurre le barriere commerciali, ma nel rispetto dei rigidi standard di sicurezza alimentare europei, perché è imprescindibile - sottolineano le due organizzazioni - applicare la reciprocità e la tutela della salute dei cittadini”.
“È fondamentale - dichiara il presidente Coldiretti Ettore Prandini - tornare a costruire solide relazioni tra Unione Europea e Stati Uniti, per dare sicurezza alle famiglie e alle imprese. Le guerre commerciali non fanno che danneggiare i popoli, alimentando incertezza e instabilità. Per questo riteniamo strategico tornare a fare un lavoro congiunto anche in sede Onu per promuovere un nuovo modello alimentare globale che rimetta al centro la salute dei cittadini, sulla scia del progetto americano “Make Our Children Healthy Again”, sostenuto dal Governo Trump. Ma tutto ciò - conclude Prandini - deve avvenire nel rispetto della reciprocità, perché non accetteremo mai compromessi al ribasso. Per Coldiretti e Filiera Italia è fondamentale continuare a investire, anche in modo congiunto con gli Stati Uniti, nel settore delle Tea, guardando al futuro della ricerca e delle nuove tecnologie. Solo così possiamo affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e offrire risposte concrete alle esigenze dei nostri imprenditori”.
Coldiretti e Filiera Italia sottolineano la necessità di rafforzare la cooperazione su comparti strategici come carni bovine, cereali e soia, partendo dalle esperienze già avviate con la National Farmers Union americana, con l’obiettivo comune di elevare gli standard qualitativi e ambientali. Coldiretti e Filiera Italia ribadiscono inoltre la volontà a favorire la protezione delle denominazioni tipiche dei formaggi statunitensi venduti in Europa, ma solo se dall’altra parte ci sia un impegno serio a contrastare ogni forma di Italian Sounding ingannevole che mette a rischio il record di export dei prodotti made in Italy.
“Il modello alimentare italiano basato sulla distintività, salubrità, stagionalità e consumo di prodotti freschi - spiega il segretario generale Coldiretti, Vincenzo Gesmundo - è una risposta concreta alle malattie non trasmissibili, dall’obesità al diabete, che colpiscono in misura crescente le giovani generazioni a causa di diete sbilanciate e ricche di cibi ultra formulati. Ci vuole una strategia comune per far sì che questo non accada e per questo dobbiamo sempre più agire nelle scuole per far capire ai più piccoli i rischi che corrono mangiando cibi dannosi per la loro crescita”.
“Ci sono numerosi interessi comuni tra le filiere produttive italiane e americane - sottolinea Luigi Scordamaglia, ad Filiera Italia - la collaborazione su tecniche di agricoltura di precisione e sulla trasparenza dell’etichettatura dell’origine, oggi sempre più richiesta anche dai consumatori statunitensi, può rafforzare entrambi i sistemi produttivi, generando valore lungo tutta la filiera. Bene favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese in Usa sull’ultimo miglio (slicing, porzionatura, confezionamento) - conclude - ma deve essere chiaro che siamo ovviamente contrari ad investimenti di prodotti Italian Sounding o alla riduzione delle tutele delle nostre Indicazioni Geografiche in qualsiasi mercato di Paese terzo”.
“In tempi di dazi e di mercati internazionali diventa strategico il dialogo tra Stati. Per questo il bilaterale Italia - Usa che si è tenuto ieri (2 giugno) al Ministero e voluto dal Ministro Francesco Lollobrigida assume un ruolo strategico per i rapporti con gli Stati Uniti e per le nostre esportazioni - ha detto Cristian Maretti, presidente Legacoop Agroalimentare - è sotto gli occhi di tutti quanto dialogo e confronto tra Usa e Ue siano fondamentali per l’economia e per la stabilità del mondo e soprattutto quanto in questo dialogo sia determinante il settore agroalimentare - conclude Maretti - ecco perché i negoziatori americani ed europei devono comprendere anche le ragioni l’uno dell’altro per poter rimediare agli attuali squilibri. È bene che l’Italia sia in prima fila per portare il proprio contributo al raggiungimento del risultato nell’Unione Europea”.
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