Sempre più si è consapevoli di quanto la cultura italiana sia profondamente legata al patrimonio paesaggistico, che per la maggior parte dei casi fornisce le materie prime e i prodotti tipi dell’arte culinaria del Belpaese. Su questa base il vice Ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero ha annunciato la candidatura ufficiale delle Colline Vitate del Soave e degli ulivi secolari nella fascia pedemontana tra Assisi e Spoleto per l’ingresso nella lista dei siti “Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale” della Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione, e il Giahs-Globally Important Agricoltural Heritage Systems (www.fao.org). Si tratta delle prime due candidature italiane, dopo che il Governo aveva sottoscritto nel 2016 un impegno con la Fao per l’erogazione di 2 milioni di euro da parte del Ministero degli Esteri a sostegno studi di giovani aspiranti manager dei paesaggi agricoli storici provenienti dai Paesi prioritari per la nostra Cooperazione allo sviluppo.
Il programma Fao-Giahs prevede, per poterci entrare, di superare una valutazione su cinque parametri, basati su biodiversità agricola, sistema di conoscenze e tradizioni locali, insieme di valori condivisi, sostentamento economico della popolazione e caratteristiche peculiari e uniche del paesaggio in esame.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024