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Le Indicazioni Geografiche sempre più motore di sviluppo: l’Italia è leader mondiale con oltre 890

Se ne parla a Roma (18-20 febbraio), alla conferenza internazionale organizzata da Fao e Ministero dell’Agricoltura, con 400 esperti da 47 Paesi
FAO, INDICAZIONI GEOGRAFICHE, QUALIVITA, Non Solo Vino
Il Belpaese vanta il maggior numero di Indicazioni Geografiche al mondo

Le Indicazioni Geografiche (Ig) non sono solo un simbolo culturale e territoriale, ma rappresentano sempre più un motore di sviluppo economico e rurale. Nel 2025, il numero delle Ig registrate nel mondo ha superato le 16.500, in forte crescita rispetto al 1994, quando erano circa 4.000. La distribuzione globale vede 4.051 Indicazioni Geografiche in Europa, 7.000 in Cina, 4.050 in Asia, 497 in Sud America, 429 in Oceania e 210 in Africa. L’Italia è leader mondiale nel settore, grazie ad oltre 890 filiere a Indicazione Geografica, che si distinguono a livello internazionale per l’impegno nella tutela e valorizzazione dell’eccellenza attraverso l’azione sinergica di Consorzi di tutela, filiere produttive, istituzioni, centri di ricerca e decisori politici. Se ne parlerà a Roma (18-20 febbraio) all’edizione n. 2 della conferenza internazionale “Prospettive mondiali sulle Indicazioni Geografiche”, promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, in collaborazione con OriGIn, Origin Italia e Fondazione Qualivita.
Dopo la prima edizione del 2022 a Montpellier, in Francia, la conferenza di Roma vedrà la partecipazione di oltre 400 esperti provenienti da 47 Paesi, con la presentazione di 160 ricerche scientifiche. Trai temi, innovazione e sostenibilità delle Ig, governance e strategie di marketing ed evoluzione del quadro normativo. L’obiettivo dell’evento, voluto fortemente dal Ministro Lollobrigida in Italia, è favorire il dialogo e la collaborazione tra i principali attori del settore, tra cui decisori politici, centri di ricerca, produttori e Consorzi di tutela. L’evento rappresenta un’opportunità per consolidare le sinergie internazionali e discutere strategie innovative per la sostenibilità, la governance e la promozione delle Indicazioni Geografiche su scala globale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo dove l’Italia ha già avviato il Piano Mattei anche nel settore agricolo.
Al termine della Conferenza, Origin Italia accompagnerà gli esperti internazionali in alcune visite sul campo che coinvolgeranno tre importanti realtà consortili: il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop a Caserta, il Consorzio Tutela Pecorino Toscano Dop in Maremma e il Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp nel Lazio. “La Conferenza Fao -  afferma Riccardo Deserti, presidente di OriGIn Mondo - rappresenta un passo cruciale nell’evoluzione del sistema Indicazioni Geografiche, che da semplice strumento di proprietà intellettuale si sta affermando come una vera e propria politica di sviluppo rurale e territoriale a livello globale”. “Le Indicazioni Geografiche si sono dimostrate capaci di rispondere, a livello internazionale - aggiunge Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita - alla crescente esigenza di sicurezza alimentare e tutela del territorio, adottando un modello basato sulla cooperazione tra imprese. L’Italia è da sempre un punto di riferimento per questo settore”.

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