L’anno scolastico si sta concludendo, è tempo di pagelle, e i genitori danno i voti alle mense scolastiche dei propri figli. Per la gran parte delle mamme e dei papà (57%) le mense non raggiungono la sufficienza, un terzo vorrebbe che i pasti fossero cucinati all’interno della mensa invece che da cooperative esterne, e magari elaborati con la consulenza di un nutrizionista (9%). Cresce poi la domanda di cibi biologici e del territorio: la presenza di questi prodotti sulle tavole dei ragazzi a scuola è giudicata inadeguata da circa il 23% dei votanti. Questi alcuni dei risultati della ricerca proposta dal sito di alimentazione melarossa.it con la collaborazione di mammablog.it e genitori.it. (info: www.melarossa.it).
Tutto male, dunque? Non proprio: secondo i votanti esistono evidenti aree di eccellenza, se oltre un quarto dei votanti giudica “ottimo” il servizio offerto nelle scuole. È particolarmente apprezzata l’attenzione con cui si cerca di soddisfare le esigenze dei bambini con intolleranze o patologie particolari, così come la presenza di frutta e verdura di stagione. Luca Piretta, della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, spiega come la ricerca evidenzi “l’elevato livello di attenzione e di competenza del pubblico (e dei genitori in particolare) sull’importanza di avere un’alimentazione sana ed equilibrata fin da bambini. È preferibile per esempio che i pasti siano preparati a scuola e che gli ingredienti siano per quanto possibile freschi, soprattutto nel caso della frutta e della verdura, per preservarne le proprietà nutritive e garantire ai nostri bambini cibi non solo buoni ma anche sani”.
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