“Le parole d’ordine in questo momento sono presidiare e consolidare. Per questo siamo qui in Florida: per sostenere i nostri prodotti, aggredendo la crisi e mettendo in luce il meglio del made in Italy. L’Italia supera Francia e Australia e si conferma leader nelle esportazioni di vino negli Usa. Il 2008 è stato un anno positivo per l’export italiano di vino negli Stati Uniti, abbiamo migliorato la nostra posizione in valore anche se con una crescita dell’1%”. Lo ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, negli Stati Uniti, a Palm Beach (Florida), al taglio del nastro della rassegna Vinitaly Us Tour, realizzata da Veronafiere.
Vinitaly parte dalla Florida non a caso: la Florida é il primo Stato a livello americano per l’import di vino e il secondo per il consumo. Ad aumentare l’interesse delle cantine nazionali è poi l’alta capacità di spesa degli abitanti di Miami e dei 60 milioni di turisti l’anno che qui trovano le massime espressioni di lusso e glamour.
I buoni risultati del vino made in Italy negli Usa sono particolarmente positivi “se pensiamo che i nostri principali concorrenti hanno perso quote di export: l’Australia ha perso il 5,5% in quantità ed il 13,7% in valore, e la Francia il 12,9% in quantità a fronte di un aumento del 6,5% in valore.L’Italia continua quindi a mantenere la sua posizione di Paese leader sul mercato americano e ad avere una notevole quota del mercato d’importazione (il 29,1% contro il 24,3% dell’Australia e il 12,4% della Francia)”. E per questo Vinitaly Us Tour è ancora “più importante e significativo: la presenza di oltre 150 aziende tricolori è il segnale che non arretriamo”.
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