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CULTURA DELLA TAVOLA

Letteratura enogastronomica, il “Premio Iolanda”, tra i più autorevoli, ora apre al vino

In giuria nomi come l’immunologo Semprini, il filosofo Zecchi, i giornalisti Mieli, Mojoli, Cambi e Masi, e tanti grandi produttori del Sud
CULTURA GASTRONOMICA, PREMIO IOLANDA, vino, Italia
Letteratura enogastronomica, il “Premio Iolanda”, tra i più autorevoli, ora apre al vino

La signora Iolanda, ovvero Iolanda Ferramosca, è un’istituzione della tradizionale culinaria popolare dell’entroterra salentino, simbolo della celebre “Trattoria Iolanda”, in cui onore è nato “Il Premio Iolanda” , da un’idea di Vera Slepoj e Davide Paolini, insieme alla famiglia Giaccari, con la volontà di istituire per la prima volta un premio nazionale dedicato al miglior libro di cucina e di ricette. Che, grazie ad una giuria di assoluto livello, con nomi come il maestro pastaio Benedetto Cavalieri, il giornalista e gastronomo Carlo Cambi e il filosofo Stefano Zecchi, tra gli altri, è diventato in poco tempo un riferimento tra i premi di cultura culinaria. E che ora si arricchisce di una categoria dedicata alla letteratura sul vino, con una giuria dedicata, fatta di accademici, scienziati, giornalisti e produttori di primo piano.
Come l’immunologo Enrico Semprini, i giornalisti Paolo Mieli, Giacomo Mojoli e Marcello Masi, i produttori Piernicola Leone de Castris (Leone de Castris), Vito Planeta (Planeta), Roberto Felluga (Cantina Felluga), Davide Zuin (Mirò), Giordano Emo Capodilista (Emo Capodilista), Massimo Bassani (Isola Augusta) e Seby Costano (Cantine di Nessuno), e ancora il comunicatore ed editore Alvaro de Anna.

Quest’anno il premio, istituito in collaborazione con il Comune di Tricase, sarà consegnato in una serata ufficiale, su invito, il 26 settembre, nel giardino fronte mare della Villa La Meridiana, a Santa Maria di Leuca (Lecce). In questa occasione sarà consegnato anche il premio per la letteratura sul vino e un premio letterario speciale per la cucina salutista, dedicato alla memoria di Giuseppe Da Re, produttore dei popolarissimi “I Bibanesi”.
Ma non solo: nell’evento, "Vini da Terre Estreme" ha organizzato un area degustazione dedicata ai vini eroici, che vedrà la partecipazione di 12 cantine da vari territori d’Italia, dalla Cascina Carrà di Monforte d’Alba, in Piemonte, a Giovanni Dri Il Roncat di Ramandolo di Nimis, in Friuli Venezia Giualia, da Castagnini Vini a Apuani di Carrarra e Podere Casanova di Montepulciano, in Toscana, a Poggio alla Meta di Casalvieri, nel Lazio, da Fratelli Biagi di Colonnella, in Abruzo, a Cantina Cantina Tagliafierro di Tramonti e Della Valle Jappelli di Caserta Vecchia, in Campania, fino alle siciliane (e tutte sull’Etna) Cantine di Nessuno, Palmento Costanzo, Pietradolce e Masseria Sette Porte.

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