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L’EVENTO

L’“International Volcanic Wine Conference” si prende la scena a New York City, il 21 giugno 2023

Torna il focus sui vini dei territori “vulcanici” del mondo (con tanta Italia), nell’evento del Master Sommelier John Szabo e Colangelo & Partners
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L’“International Volcanic Wine Conference” si prende la scena a New York City

Diversissimi tra loro per provenienza e vitigni, hanno il tratto comune di venire da suoli vulcanici, con caratteristiche giocate tra bevibilità, acidità, freschezza e complessità, che affascinano sempre di più gli appassionati di vino e non solo. E così, dunque, i “volcanic wines” di tutto il mondo si danno ancora una volta appuntamento in una delle città “trend setter” per eccellenza come New York City. Dove il 21 giugno sarà di scena l’edizione n. 3 dell’“International Volcanic Wine Conference”, che riunirà più di 40 cantine, da tutto il mondo, con tanta Italia (con nomi come Pietradolce, The Lake County Winegrape Commission, Alberelli di Giodo, Weingut Krispel, Firriato Winery, Passopisciaro, Inama, Estate Argyros, Gai’a Winery, Domaine Sigalas, Tenuta di Castellaro, Massimo Lentsch, Tasca d’Almerita - Tenuta Tascante, Obsidian Wine Co, Sassotondo, Tenimenti Leone, Tenuta Costantino, Duca di Salaparuta, Donnafugata, Planeta, Cantine del Notaio, Azienda Agricola Elena Fucci, Azores Wine Company, Bosco de’ Medici, La Guardiense, Cottanera, Azienda Agricola di Graziano Prà, Suavia, Nicosia, Artemis Karamolegos, Tsiakka, Vinea Ardua, Hamel Family Wines), provenienti da oltre 15 regioni vitivinicole, con la regia del Master Sommelier ed esperto di vini vulcanici John Szabo, e di Colangelo & Partners, una delle più importanti agenzie di pr e comunicazione nel mondo del vino in Usa.
L’International Volcanic Wine Conference prenderà il via con una opening session, condotta da John Szabo, seguita da un walk around tasting e tre Masterclass, a cura di “Lake County Wine Grape Commission”, “Santorini Volcanic Terroir, insieme al vulcanologo Georges Vougioukalakis ed a Winebow Imports, società di importazione che presenterà il seminario dal titolo: “Volcanic White Wines From Sicily to Soave to Santorini”. La varietà di cantine e regioni rappresentate, insieme al focus formativo messo in risalto dai seminari guidati, fanno dell’International Volcanic Wine Conference, un evento unico nel suo genere.
“In un mondo dove l’uniformità fa da padrone, spiccano i vini vulcanici, espressioni distintive ed individuali ben riconoscibili - afferma John Szabo - con questo progetto spero di puntare i riflettori e a salvaguardare regioni e vitigni che rischiano di sparire a causa di condizioni vitivinicole e di coltivazione estreme e della scarsa consapevolezza da parte dei consumatori (e quindi prezzi bassi). É il mio modo di sostenere la diversità e preservare il patrimonio viticolo mondiale”.
“Stiamo assistendo - ha aggiunto Gino Colangelo, presidente Colangelo & Partners - ad un solido incremento di visibilità de interesse per la diversità offerta dai vini prodotti da suoli vulcanici” “In un mercato saturo di offerte i wine lovers, i professionisti del settore e la stampa sono alla ricerca di vini che si facciano notare e siano unici. I vini e le regioni vitivinicole rappresentate quest’anno sono state inserite in alcune delle maggiori testate tra le quali “The Guardian”, “Decanter”, “Wine & Spirits Magazine”, “The Drinks Business”, “Gault Millau” e “JancisRobinson.com” oltre ad essere apprezzate dai sommelier per le loro caratteristiche distintive”. Racconto di una nicchia che poi tanto nicchia non è, quella dei vini da suoli vulcanici, che riscuote sempre più interesse e attenzione, in tutto il mondo.

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