Lo Champagne Jacquard (in Italia distribuito dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna, soltanto nel “canale tradizionale”, azienda sui 40 miliardi di fatturato) punta sul mercato italiano e segna quest’anno una crescita del 45% (sul ’99), un dato in controtendenza rispetto al forte calo dei consumi, indicato dal Centro Informazione Champagne. Ed è proprio in conseguenza del trend positivo che Jacquart ha deciso di presentare, solo sul mercato italiano, anche il “Brut de nominee”, una cuveé esclusiva derivata dalla vendemmia 1996 e da una parte di vini di riserva del 1995.
Fondata nel 1962, la casa vinicola di Reims conta oggi su 600 “vigneron” associati, 800 ettari di vigneto e due cantine di “remuage” per 1,2 milioni di bottiglie. Con 8 milioni di bottiglie prodotte all'anno, di cui il 35% esportato (80% in Europa, 10% negli Stati Uniti), è la quinta casa vinicola di Champagne. Nel 1999, Jacquart si è collocata, sul mercato italiano, tra i dieci champagne preferiti, con 120.000 bottiglie vendute. “Quello italiano è un mercato molto attento al vino di qualità”, spiega il direttore export della “maison”, Patrick Spanti, nato a Reims da genitori di origine calabrese, forse per questo Spanti non manca di elogiare anche le nobili bollicine di Franciacorta, sottolineandone la diversità dallo champagne: “si tratta di ottimi vini che apprezzo particolarmente, ma la cui valorizzazione passa attraverso l'esaltazione della loro unicità”. Con 8 milioni di bottiglie spedite nel 2000, l’Italia si colloca al 5 posto nella classifica dei paesi importatori di champagne dopo Gran Bretagna, Usa, Germania e Belgio.
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