Il re degli chef per il ristorante strappato ai clan. “Coniugheremo la tradizione con l'innovazione”: è il proposito dello chef Gianfranco Vissani che si appresta ad intraprendere una nuova avventura gastronomica ad Altamura, in Puglia, chiamato dall’Agenzia per l’amministrazione dei beni confiscati alle mafie a riavviare l’attività del ristorante “Parco dei Templari”, sequestrato a un clan della criminalità organizzata locale e ora gestito dallo Stato.
“Vado in Puglia - spiega Vissani - carico di orgoglio e di entusiasmo. Punteremo sulla cucina locale così ricca di ricette e di prodotti genuini, dal pesce alle mozzarelle, dall’agnello all'olio e al famoso pane di Altamura, cercando di immettere delle novità e delle migliorie, sia nell’accoglienza e nel servizio che nella gastronomia. Il posto, sulle colline che dominano Altamura e Gravina, a poche decine di chilometri da Bari, è favoloso e il locale molto scenografico”.
Sarà un ristorante di lusso? “Sarà un ristorante pronto a ospitare grandi eventi e feste familiari come matrimoni e comunioni; a ricevere la visita di un’autorità come a diventare punto di riferimento per un normale lavoratore che entra da noi con i colleghi o con la famiglia. E, pensi un po’, vogliamo anche abbassare i prezzi ...”.
Quanto al personale, “non ci sarà nessuna riduzione nel numero e saranno impiegate le stesse persone che vi lavoravano prima. Insomma, non faremo “piazza pulita”: questo è un impegno che ho chiesto e ottenuto, prima di dire sì al direttore dell’Agenzia, Mario Morcone, che ha avuto l’idea di coinvolgermi in questa esperienza”.
Paura per possibili ritorsioni da parte della criminalità locale, che si è vista sottrarre dallo Stato questo struttura, prima nel suo portafoglio? “Non ho voluto nemmeno per un attimo pensare a cose simili - risponde Vissani - e, del resto, io cosa c’entro? Sono stato chiamato dall’Agenzia per trasferire la mia esperienza e dare indicazioni e consigli: punto e basta”.
Già domenica, il re degli chef sarà in Puglia, con il figlio Luca, per avviare i colloqui con il personale e dare i primi rudimenti della sua scuola di cucina. Il 28 febbraio, la presentazione alla stampa, con la presenza del Sottosegretario al Ministero dell’Interno Alfredo Mantovano e del prefetto Mario Morcone.
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