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LECTIO MAGISTRALIS

Lo chef Niko Romito alle Nazioni Unite: “Democratizzare l’alta cucina per innovare la ristorazione”

Il “tristellato” ha incontrato al Palazzo di Vetro a New York più di 1.000 studenti italiani designati “Global Citizens Model United Nation”
CIBO, FUTURO, NIKO ROMITO, ONU, RISTORAZIONE, Non Solo Vino
Niko Romito, “tre stelle” Michelin al Reale di Castel di Sangro

“L’alta cucina ha la forza per cambiare l’intero sistema e solo l’alta cucina può sostenere la ricerca”: lo ha detto lo chef Niko Romito, anima del Ristorante Reale di Castel di Sangro, in Abruzzo, “tre stelle Michelin”, incontrando al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York più di 1.000 studenti italiani designati “Global Citizens Model United Nation”. Un evento che ha portato l’eccellenza del made in Italy e la Dieta Mediterranea in uno degli scenari più illustri del mondo, nell’ambito del progetto Imun ideato dall’Ong United Network, in collaborazione con l’Onu, che, dal 2016, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione per favorire nelle scuole italiane lo sviluppo dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.
“L’alta cucina - ha affermato Romito - è utile non solo per creare dei piatti stellati, ma per cambiare la ristorazione su più ampia scala, portando così l’innovazione a tutti i livelli. Risultati che peraltro possono essere divulgati, democratizzati, resi accessibili ad un pubblico più vasto e molto distante dall’alta ristorazione”. Per lo chef abruzzese “l’alta cucina potrà dare un contributo fondamentale e innescare cambiamenti che coinvolgano tutto il sistema, se smettiamo di pensarla come pure spettacolo ed iniziamo a vederla come un’avanguardia che permette di guardare più lontano. E oggi essenza, purezza, concentrazione, complessità e semplicità apparente sono le parole chiave della mia filosofia”.
Anche il suo impegno è rivolto al al cibo del futuro: “sto lavorando al Campus, che sarà un centro di ricerca e sviluppo che riunirà i diversi saperi per formare i nuovi protagonisti del sistema alimentare e rivoluzionare la ristorazione collettiva e l’industria alimentare. Sono fermamente convinto che l’alta cucina possa servire a tutto il sistema se la creatività che si mette in campo diventa una creatività utile e, mai come oggi, una creatività sostenibile. Dobbiamo smettere di pensare alta cucina in opposizione a cibo industriale, la chiave della sostenibilità, a tutti i livelli, è il dialogo interdisciplinare” ha concluso Romito.

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