Mangiare sospesi nel vuoto, a 50 metri d’altezza: un’esperienza senza dubbio elettrizzante, per chi soffre di vertigini assolutamente insostenibile, di certo non alla portata di tutti. Anche perché, almeno finora, si trattava di cene evento, organizzate dalla “Events in the Sky” (www.dinnerinthesky.com) insieme a grandi aziende, per motivi più che altro promozionali, sui cieli delle città di tutto il mondo: l’hanno fatto Ravenswood Wines a Londra, Mtv a Beirut, Diageo in Italia ed anche Moët et Chandon a Budapest.
A Shanghai, sulla scia di un successo che affonda le proprie radici nel lontano 2007, una grande catena alberghiera ha pensato di rendere l’esperienza, per così dire, permanente, aprendo il primo ristorante sospeso nel vuoto del mondo.
La formula è la stessa: 22 persone per ogni turno, imbracate su una piattaforma, servite da uno chef, che ha una piccola postazione al centro della tavolata, un cameriere ed un elemento dello staff che tiene le fila, perché in quota, sostenuti da una gru, non è certo stare in un qualsiasi altro ristorante. I prezzi, com’è prevedibile, non sono per tutti: all’ora del tè ve la potete cavare con poco più di 200 euro, ma per una vera e propria cena si raggiungono comodamente i 1.000 euro ...
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