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VINO & INCLUSIONE

Marlon, che ci insegna l’entusiasmo di raccontare i grandi vini del Collio in cantina da Venica

Con il progetto “CambiaMento”, la griffe friulana sostiene “I Bambini delle Fate”, impresa sociale che aiuta i ragazzi diversamente abili

Vi potrà capitare di incontrarlo in cantina e di ascoltarlo, raccontarsi e raccontare i grandi vini del Collio in degustazione, con l’entusiasmo di aver indossato i panni di un mestiere che, di settimana in settimana, lo coinvolge sempre più. E mentre lo sta imparando, è lui ad insegnarci e ricordarci la bellezza del nostro lavoro di comunicatori del mondo del vino italiano. È la storia di Marlon, accolto da Venica & Venica, grazie al progetto “CambiaMento”, con il quale, assieme ad Hattiva Lab Coop. Sociale Honlus, la griffe friulana sostiene “I Bambini delle Fate”, impresa sociale che si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi rivolti a ragazzi diversamente abili. E che, ora, insieme ad una delle famiglie più importanti del vino italiano, ci rende partecipe di una storia, quella del vino, fatta di relazione, di incontro, dello stare assieme e di condivisione, anche emotiva.
“Fare bene per fare del bene”, leitmotiv del “Bilancio di Sostenibilità” di Venica & Venica, non significa solo rispetto del territorio e della natura, ma anche tutela delle persone. Ed è un valore ed un monito che accompagna la famiglia Venica da sempre. Quello della sostenibilità è il tema su cui si gioca il futuro ed è ciò che ha portato i Venica ad aderire spesso a progetti pilota in ambito di sostenibilità vitivinicola.
Ma il vino è anche uno straordinario veicolo di buone pratiche sociali, e Venica & Venica vuole non solo continuare ad essere portavoce del suo territorio, il Collio, e dei suoi vini, ma crede fermamente che il vignaiolo può e deve essere un motore di crescita sociale, grazie all’instaurazione di rapporti virtuosi con i propri dipendenti e con la comunità tutta. Nella speranza di innestare la scintilla di un “cambiamento” e di attenzione da parte delle cantine verso progetti di inclusione, come questo.
Per la sua stessa natura il vino diventa un ingrediente fondamentale di storie di inclusione come quelle dei ragazzi coinvolti nel progetto nella fase di transizione della propria vita tra la fine della scuola e l’ingresso nel mondo adulto e del lavoro. Storie che possono passare anche dalle vigne e dalle cantine, e il progetto “CambiaMento” ne è la prima eco sul territorio di Dolegna del Collio.

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