Marzia Varvaglione a capo del Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev)

Il Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), che rappresenta le aziende vinicole dell’industria e del commercio nell’Unione Europea, riunendo 25 organizzazioni nazionali (tra cui Federvini e Unione Italiana Vini - Uiv), e coprendo, con i propri membri, oltre il 90% delle esportazioni di vino europee, ha un nuovo presidente ed è italiano. Al vertice degli imprenditori del vino europei è stata nominata Marzia Varvaglione, che, con il fratello Angelo e la sorella Francesca, rappresenta la quarta generazione di Varvaglione 1921, affiancando il padre Cosimo alla guida dell’azienda pugliese, una delle più innovative cantine vitivinicole in Italia, che è una realtà con oltre 100 anni di storia e che si estende su 400 ettari vitati, da cui si ricavano 65 milioni di bottiglie, distribuite in almeno 65 Paesi del mondo.
Marzia Varvaglione, che succede a Mauricio González-Gordon, è la prima donna ad assumere questo in carico e la più giovane di sempre. Già presidente Agivi dal 2023 (Associazione dei Giovani Imprenditori Vitivinicoli Italiani) e membro del Consiglio Uiv dal 2020, Varvaglione, pugliese, classe 1989, ha una laurea in Economia Aziendale all’Università Cattolica di Milano, studi avanzati a Lugano, Losanna e Londra e un diploma Wset Level 3 Award in Wines, e dal 2013 lavora nell’azienda di famiglia, Varvaglione 1921. “Mentre attraversiamo uno dei periodi più difficili degli ultimi decenni - ha detto Marzia Varvaglione nella dichiarazione riportata dal Ceev - è più importante che mai che il settore vinicolo resti unito. Insieme al team Ceev ed ai membri, sono pienamente impegnata a guidare il nostro settore in questi tempi difficili ed a superare le sfide che ci attendono durante la mia presidenza”. Tra i membri del board del Ceev, figura anche il nome di Piero Mastroberardino, produttore in Campania e vicepresidente Federvini.
Per il presidente Unione Italiana Vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, la nomina di Marzia Varvaglione al vertice Ceev “porta una ventata di freschezza: saprà traghettare il settore in questo momento critico per il vino europeo, e siamo fieri che a riportare questa carica all’Italia sia la competenza non solo della prima presidente donna, ma anche della persona più giovane a ricoprire questo ruolo, a testimonianza di un comparto che, oggi più che mai, ha bisogno di essere dinamico, reattivo e proiettato al futuro”. Frescobaldi ha aggiunto che “la presidente Marzia Varvaglione ha presentato un ottimo programma condiviso con le federazioni europee, che affronta tutti i temi cruciali per lo sviluppo e la salute del settore. Si va dalla difesa del vino alla competitività delle imprese, ed alla necessità di adottare strategie per invertire il trend dei consumi anche parlando ai giovani con il loro linguaggio, senza dimenticare di sostenere il ricambio generazionale. A questo si aggiunge il rafforzamento dell’organizzazione nella rappresentatività e nel ruolo di advocacy, ed il perseguimento degli obiettivi del Piano Strategico 2023-2027. Un piano programmatico tanto ambizioso quanto necessario, che ribadisce l’impegno già intrapreso dal Ceev sui tavoli comunitari e internazionali. E proprio per il lavoro serrato verso le istituzioni europee e la visione a lungo termine sul futuro dell’associazione, nonché per aver rafforzato il dialogo tra i soci, ringrazio, a nome di tutta l’Unione Italiana Vini (Uiv), il presidente uscente Mauricio González-Gordon e tutto il gruppo di lavoro”.