Con la Pasqua così vicina al 25 aprile e al 1 maggio, qualche giorno di festa si trasforma in un vero e proprio maxi ponte: per i dati di CNA Turismo e Commercio saranno 26 milioni i turisti che si sposteranno nello Stivale, di cui 7,5 milioni stranieri. E tra le “formule” preferite c’è l’enoturismo, vero trend degli ultimi anni in tema di vacanze. Il turismo in Italia si sta infatti spostando dalle grandi città d’arte ai piccolo borghi, gioielli in cui si racchiude natura, storia, tradizione e cultura del vino e del cibo. Tra i fan numero uno delle tante mete enoturistiche ci sono i camperisti, che per questo ponte l’Apc-Associazione Produttori Caravan e Camper prevede siano 1 milione, per l’80% italiani, che con la loro casa su ruote visiteranno paesi, piccoli e più grandi, che negli anni si sono conquistati il primato di simboli del custodire e diffondere la cultura della tradizione enogastronomica. Proprio l’Apc le mette in fila, secondo le previsioni di viaggio dei loro associati: ed ecco che buona parte dei camperisti si recherà a Bolgheri, in Toscana, nel cuore della Maremma Livornese e culla del famosissimo Supertuscan, tra i vini più famosi e quotati del mondo. Seguito a ruota da un’altra chicca della produzione enoica toscana, San Gimignano, dove nasce, dal 1200, la Vernaccia, e da Barolo, Paese che è anche il nome di uno dei vini più importanti d’Italia.
A seguire, Casale Monferrato, punto di partenza per scoprire l’arte e i vitigni di un altro patrimonio dell’Unesco, il Monferrato, ancora in Piemonte, poi Asolo, tra i borghi più caratteristici del Veneto e del suo Prosecco, o ancora il borgo umbro di Montefalco, amato anche per il Sagrantino, simbolo della rinascita dell’Umbria del vino, o il lombardo Bormio, nel Parco Nazionale dello Stelvio, dove i turisti possono visitare i vigneti di vini famosi come il Sassella, lo Sforzato e l’Inferno, arrivando poi in Sicilia a Caltagirone, tra i fautori del grande successo che sta avendo l’Etna tra i wine lovers, e poi in Puglia, a Trani, dove d’obbligo è un tour nelle cantine che producono il particolare Moscato locale, per poi proseguire nelle vicine zone di produzione di Primitivo e Negroamaro, per finire in Abruzzo, a Scanno, per immergersi nell’atmosfera del Montepulciano d’Abruzzo.
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