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MENO PESTICIDI IN TAVOLA: DIMINUISCONO I PRODOTTI CON RESIDUI OLTRE LE SOGLIE DI LEGGE PER TUTELARE LA SALUTE. COSÌ IL RAPPORTO LEGAMBIENTE “PESTICIDI NEL PIATTO 2011”. MA AUMENTANO I CASI DI PRODOTTI CON MULTIRESIDUI CHIMICI, ANCHE SE NEI LIMITI

Meno pesticidi nel piatto degli italiani. Lo dice il rapporto di Legambiente 2011 (su dati 2010) che, su 8078 campioni di cibo analizzati, ha registrato solo lo 0,6% di casi “fuori legge”, sull’1,5% del 2009. Ma non è tutto rose e fiori: aumentano infatti i cibi con residui di più sostanze chimiche in una sola volta (+2,8%), anche se nei limiti previsti dalla legge per tutelare la salute. A registrare le maggiori irregolarità si confermano le verdure, con lo 0,9% dei casi. Ancora più alta è la concentrazione dei campioni con uno o più di un residuo nei prodotti derivati dalla lavorazione di materie prime, ed in particolare nel vino (38,6% con uno o più di un residuo) e nell’olio d’oliva (26,1% con uno o più di un residuo).

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