Vignaioli che curano le loro vigne e il loro territorio, seguendo la produzione del loro vino e sostenendo una figura, quella del produttore, profondamente legata a radici contadine e artigianali di custode di un territorio: sono le linee guida che accompagnano i vignaioli Fivi, guidati da Matilde Poggi, pronti a riunirsi, a Piacenza, al Mercato dei Vini e dei Vignaioli Indipendenti n. 9, dal 23 al 25 novembre, ormai uno degli eventi più attesi dai winelovers d'Italia, una tre giorni dedicati a tutti i vignaioli Fivi, che raggiungono quest’anno il numero record di 626 espositori provenienti da ogni Regione. Partecipazione speciale di tre vignaioli indipendenti francesi, provenienti dalla Champagne, dal Rodano e dalla regione della Charente, pronti, oltre a far degustare i propri vini, anche a raccontare i loro territori e il loro lavoro oltralpe. Inoltre, ci sarà anche uno spazio tutto dedicato agli Artigiani del Cibo, che, in una sorta di tour gastronomico, proporranno specialità della tradizione italiana. Tanti gli appuntamenti, tra degustazioni guidate, come le cinque dedicate al rapporto tra uomo e territorio condotte rigorosamente da Vignaioli, in cui si esplorerà, quest’anno, Sicilia, Toscana, Piemonte, Puglia e Emilia Romagna, e premiazioni, con la premiazione del Vignaiolo 2019, il 24 novembre, riconoscimento intitolato a Leonildo Pieropan (tra i fondatori della Fivi), che andrà a Lorenzo Accomasso, vignaiolo in Piemonte che si è distinto per la sua produzione di Barolo e per l’impegno profuso per il suo territorio.
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