Mostrare la bellezza del vino e il suo legame con l’arte e la cultura, in una delle sue patrie più nobili, ma non solo: ecco l’obiettivo di “Arte & vino”, la mostra che sarà di scena a Verona, dal 4 aprile al 2 agosto 2015, nel periodo dell’Expo 2015 di Milano, quando tutti gli occhi del mondo saranno puntati sull’Italia. Una location non causale, visto che Verona è la città che da più di 50 anni ospita Vinitaly, la kermesse più importante al mondo del vino italiana, by VeronaFiere, che promuove la mostra insieme, al Comune di Verona, e che sarà curata da Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa. E così, al palazzo della Gran Guardia, saranno di scena opere d’arte ispirata a Bacco di ogni epoca e da ogni parte del mondo, firmate, tra gli altri, da Arcimboldo, Caravaggio, Carracci, Rubens, Tintoretto, Tiziano, Goya Boccioni, Depero, Guttuso, Manet, Degas, Picasso e Magritte, solo per fare alcuni nomi. Una mostra che vuole essere volano e occasione anche di coinvolgimento e di penetrazione, conoscenza e animazione dei territori veri e propri e delle identità italiane, e non solo del Veneto, con tantissime le iniziative collaterali che accompagneranno l’evento tra paesaggi, enogastronomia, arte, storia e tradizioni locali. “Un evento che, inoltre - spiega a WineNews Giovanni Mantovani, dg VeronaFire - farà da ponte tra Vinitaly e l’apertura di “Opera Wine Expo”, evento le cui date coincideranno con l’Expo di Milano, e che metterà insieme “Opera” e lirica, che a Verona con l’Arena sono di casa, “Wine”, come emblema del territori, della cultura, della tradizione, dell’enogastronomia e del buon vivere italiano, ed “Expo” perché è l’evento veronese è in concomitanza con Expo di Milano 2015”.
“Un ringraziamento particolare a nome della Città di Verona - ha detto il sindaco Flavio Tosi - va a tutti coloro che hanno proposto, curato e che stanno organizzando questa grande esposizione che sarà inaugurata subito dopo Vinitaly, in parallelo con Expo e praticamente in concomitanza con la stagione lirica in Arena. Stiamo lavorando affinché il sistema Verona sia non solo protagonista dell’Expo 2015, questo grande evento che si terrà a Milano fra un anno, ma anche perché i visitatori e i turisti che si recheranno nel capoluogo lombardo siano attratti nella nostra città da un’offerta ricca di eventi collaterali in grado di richiamare l’attenzione”.
Focus - La mostra
La mostra, curata da Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa, con il supporto di un prestigioso comitato scientifico costituito da esperti dei diversi periodi e ambiti artistici, nasce dunque con l’obiettivo di indagare sotto nuova luce e di valorizzare un soggetto e un tema - il vino appunto - la cui storia antichissima abbraccia le grandi civiltà del passato e ha radici profonde nella tradizione italiana.
Un’eccellenza che ha segnato indelebilmente anche la nostra cultura artistica, divenendo soggetto ispiratore di grandi maestri. L’immagine del vino nelle sue diversificate e variegate forme e interpretazioni è da sempre una presenza costante nelle opere d’arte, dalla pittura alla scultura fino alle arti decorative, ed è intorno a questo elemento di assoluto valore identitario che si è voluto disegnare un progetto espositivo innovativo e di grande suggestione.
È l’occasione per narrare, grazie a testimonianze preziose e capolavori dell’arte di tutti i tempi provenienti dai principali musei e collezioni internazionali, l’approccio dell’artista con questo soggetto, traducendone i mutamenti, le sfaccettature, le simbologie, in un excursus che presenterà opere dall’antichità al Novecento: dalla fertilità del Rinascimento al Settecento seduttivo e mondano,
alla vita borghese dell’Ottocento, sino a giungere alle espressioni più moderne o astratte del XX secolo.
Una mostra corale, un grande affresco, florilegio scoppiettante di colori luci e suoni, che innanzitutto creerà una lieson evocativa tra le scuole artistiche regionali italiane e i territori della produzione vinicola, a mostrare come vino e arte siano entrambi espressioni della cultura e dell’identità dei luoghi. Quindi, se pure si concentrerà sulle espressioni più alte dell’arte italiana che hanno colto l’essenza di questo soggetto in molteplici manifestazioni - nella mitologia, nella religione, nel mondo dei sentimenti, della convivialità e del lavoro - non mancherà di proporre anche un affascinante e intenso dialogo tra le creazioni artistiche italiane e quelle di artisti stranieri che hanno avuto uno stretto rapporto con l’Italia, sia culturale sia di vera e propria frequentazione con il nostro territorio.
Dunque Giovanni Bellini, Arcimboldo, Luca Giordano, Caravaggio, Guido Reni, Annibale Carracci, ma anche Lucas Cranach, Peter Paul Rubens, Ribera, Nicolas Poussin, Jacob Jordaens; e poi Jacopo Tintoretto, Tiziano, Giulio Carpioni, Sebastiano Ricci, i Bassano, Gerrit van Honthorst, Philippe Mercier, Nicholas Tournier, Goya e, via via, fino a Boccioni, Depero, Guttuso insieme a Manet, Degas, Picasso e Magritte. Vi è una relazione inevitabile tra i sensi dell’uomo e il vino: dal tatto, quando la mano afferra il bicchiere, all’olfatto che ne coglie le fragranze, alla vista che ne
osserva le rifrangenze, al gusto che lo assapora, fino anche all’udito, in quanto esso diventa momento di convivialità, incontro, e quindi di dialogo. Gli artisti si sono fatti interpreti di questo dialogo in immagine, cogliendone le sfumature in un linguaggio fatto di luce, materia e colore.
Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni tematiche in relazione tra loro, condurrà dunque dal tema del mito, ove spicca l’ambivalente figura di Bacco dio dell’ebbrezza e della follia, ma anche del lavoro e della produttività della terra e protettore delle arti e della creatività, a quello della religione con i racconti del Vecchio e del Nuovo Testamento interpretati dall’estro e dal pennello dei grandi Maestri; dai piaceri dell’incontro, dei sensi e della frequentazione, passando per quelli dedicati al lavoro e allo scorrere delle stagioni rievocati in tante raffigurazioni dal Medioevo al XX secolo.
Una mostra intensa, emotiva, fatta di colori e sapori che farà vivere l’ebbrezza dell’incontro con capolavori d’arte e grandi artisti, per tratteggiare una storia antica, profondamente legata alla nostra terra, al lavoro e alla creatività dell’uomo.
Una mostra che vuole essere volano e occasione anche di coinvolgimento e di penetrazione,
conoscenza e animazione dei territori veri e propri e delle identità italiane, a partire da Verona e dal Veneto e dai grandi produttori enologici. Dunque saranno tantissime le iniziative collaterali che accompagneranno l’evento tra paesaggi, enogastronomia, arte, storia e tradizioni locali.
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