Un progetto che fonde i linguaggi dell’arte contemporanea con le peculiarità del territorio piemontese, lanciato da Bosca, azienda spumantiera nata nel 1831 e tutt’oggi in mano alla famiglia fondatrice: “PalazzoIrreale”, in programma fino all’8 dicembre, è il primo di una serie di eventi che punta a raccontare con lo sguardo degli artisti la ricchezza culturale del Monferrato, di Canelli e delle sue Cattedrali Sotterranee, che quest’anno celebrano i primi 10 anni come Patrimonio Unesco. Protagonista l’artista Patrick Tuttofuoco, con una mostra monografica a Canelli che ripercorre i suoi ultimi 20 anni di attività e presenta la nuova produzione neon site-specific “Shape shifting”, realizzata per il belvedere della sede storica Bosca.
Nato da un’idea di Polina Bosca e diretto da Giorgio Galotti e Diana Berti, “PalazzoIrreale” vuole essere un punto di raccordo spazio-temporale tra storia, identità, luoghi e futuro, con l’obiettivo di comporre nel tempo una collezione che diventi parte del patrimonio del Monferrato. Il progetto punta alla realizzazione di un programma in dialogo con gli spazi dell’azienda, che coinvolga figure di riferimento dell’arte contemporanea e privilegi linguaggi sperimentali e proiettati nel futuro, per sottolineare la propensione innata di Bosca all’innovazione.
All’artista milanese Patrick Tuttofuoco è stata affidata la realizzazione di una nuova opera luminosa, ideata per il belvedere dell’edificio dove un tempo si trovavano gli uffici storici dell’azienda. L’opera, dal titolo “Shape shifting”, avvia il percorso espositivo che si sviluppa all’interno degli spazi produttivi, includendo lavori storici dell’artista provenienti da collezioni private o dal suo archivio, per tracciare l’evoluzione della sua poetica dai primi anni 2000 a oggi.
Composta dalle silhouette di due braccia che si intrecciano, “Shape shifting” si affaccia sul centro del paese di Canelli, offrendo alla comunità un segno luminoso, fruibile giorno e notte, con l’ambizione di diventare un simbolo per il territorio.
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