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IMPRESE DI FAMIGLIA

Nasce “Marilisa Allegrini”, il gruppo che riunisce Villa Della Torre, Poggio Al Tesoro e San Polo

A guidarlo, con le figlie Carlotta e Caterina, la stessa Marilisa Allegrini. Che sembra voler dire, parafrasando Luigi XIV, anche “io sono Allegrini”

La storia imprenditoriale di Marilisa Allegrini, pioniera dell’Amarone e del vino italiano nel mondo, prima donna del vino italiana a conquistare la copertina della prestigiosa rivista americana Wine Spectator (2017), nominata anche Cavaliere del Lavoro nel 2020, diventa un vero e proprio marchio: si chiama “Marilisa Allegrini” il nuovo gruppo di famiglia che conta le tenute tre tenute che Marilisa Allegrini ha accuratamente scelto e sviluppato in Veneto e Toscana (Villa Della Torre a Fumane, Poggio Al Tesoro a Bolgheri, San Polo a Montalcino), e guidato insieme alle figlie Carlotta e Caterina, dopo la separazione dai nipoti Francesco, Giovanni e Matteo Allegrini, eredi di Franco Allegrini, e Silvia Allegrini, erede di Walter Allegrini, che, nei mesi scorsi, hanno rilevato la maggioranza delle società veronesi Allegrini e Corte Giara, radicate in Valpolicella. Una novità annunciata oggi, che va a rimarcare il legame tra Marilisa Allegrini e il “brand” Allegrini, alla cui affermazione, senza dubbio, ha lavorato per molti anni insieme al fratello Franco. E quasi, parafrasando la celebre frase del re francese Luigi XIV, un voler dire che “Allegrini sono io”, verrebbe da dire.
“Con orgoglio ed emozione presento questa realtà che vedrà tutta la nostra famiglia impegnata, giorno dopo giorno, nel dare continuità e valore alla nostra storia di produttori e di imprenditori profondamente innamorati del territorio e della cultura italiana. In questo gruppo sono racchiusi un insieme di valori e di risorse: la famiglia, i territori di grande vocazione, l’amore per l’arte, l’attenzione alla sostenibilità ambientale, il privilegio dell’esperienza nel saper leggere l’evoluzione dei mercati. L’obiettivo è continuare a salvaguardare e migliorare l’arte della produzione vinicola, rispettando la tradizione e abbracciando l’innovazione, come mi ha insegnato mio papà. Farlo insieme alle mie figlie, con il loro sguardo rivolto al futuro e la loro energia, è un sogno che si avvera” spiega Marilisa Allegrini, che, del nuovo gruppo, è presidente e amministratore delegato, che ha aggiunto: “non ci scordiamo il passato, ma è bello guardare al futuro con un progetto di tutta la mia famiglia”. E che vive un nuovo step di una carriera di oltre 40 anni nel mondo del vino, e da una visione imprenditoriale che ha portato l’azienda di famiglia dai 100.000 euro di fatturato degli esordi, ai 30 milioni di euro del 2023 (ultimo bilancio di Allegrini con i diversi rami della famiglia e tutte le tenute sotto lo stesso cappello, ndr).
Sotto il nuovo brand corporate , dunque, spiega una nota, vanno a convivere i tre storici marchi di famiglia, tre aziende fortemente volute da Marilisa Allegrini che, negli anni, hanno incarnato l’essenza delle terre in cui sono radicate diventandone autentiche ed esclusive portavoce. Come Villa della Torre, dimora cinquecentesca nel comune di Fumane ed uno dei più importanti monumenti del Rinascimento Italiano, acquistata da Marilisa Allegrini nel 2008 e successivamente restaurata e implementata con hospitality di lusso nel 2015, è l’headquarter del Gruppo. L’azienda vitivinicola si estende su 25 ettari (15 in Valpolicella nel Comune di Fumane, 10 in Lugana nel Comune di Pozzolengo); o come Poggio al Tesoro, tenuta bolgherese del Gruppo, fondata nel 2001, oggi una delle più grandi per estensione della denominazione, con 100 ettari di cui 64 vitati, divisi in quattro diversi poderi (Via Bolgherese, Chiesina di San Giuseppe, Le Sondraie, Valle di Cerbaia); e, infine, San Polo, tenuta a Montalcino, acquisita nel 2007, nella zona Sud-Est di Montalcino sulla collina di San Polo in Località Podernovi, che si estende su 22 ettari complessivi, e 16 vitati, di cui 8 atti alla produzione di Brunello. “Mantenendo fede ad origini e identità proprie, le tre realtà vanno ora a comporre un nuovo ecosistema proponendo un inedito viaggio di andata e ritorno tra Veneto e Toscana alla scoperta della Valpolicella, del Lugana, di Bolgheri e di Montalcino. Un dialogo a più voci che vuole integrare il mondo del vino con quello del turismo, accendendo un faro sull’esperienza che può offrire la conoscenza del territorio e della viticoltura. Un modo per raccontare a tutto il mondo l’unicità del patrimonio culturale italiano”, spiega una nota.
Con un fatturato di poco più di 10 milioni di euro, “Marilisa Allegrini”, che esporta in 62 Paesi al mondo, tra cui Stati Uniti, Giappone, Svizzera, Regno Unito e Germania, conta 105 ettari vitati in produzione (64 su Bolgheri, 16 a Montalcino, 15 in Valpolicella e 10 nel Lugana) e un totale attuale di 840.000 bottiglie prodotte di cui 550.000 a Poggio Al Tesoro, 250.000 a San Polo e 40.000 a Villa Della Torre. Un dato, quest’ultimo, che subirà un notevole incremento, come spiega la stessa Marilisa Allegrini, confermando anche importanti investimenti, lato ospitalità: “grazie all’acquisizione totale del vigneto che circonda Villa Della Torre e all’aggiunta di ulteriori vigneti che entreranno in produzione già quest’anno, Villa Della Torre arriverà a produrre 200.000 bottiglie. In generale, se guardiamo al prossimo quinquennio e consideriamo tutte le progettualità inerenti anche l’hospitality in Toscana, prevediamo di raddoppiare il nostro fatturato”. Ad affiancare Marilisa Allegrini sono, in qualità di vicepresidenti, le sue due figlie Carlotta e Caterina rispettivamente brand ambassador e direttrice marketing e comunicazione, e il loro padre Giancarlo Mastella anche lui vicepresidente e già direttore di Villa Della Torre.
“La squadra operativa verrà ulteriormente allargata confermando la grande attenzione che Marilisa Allegrini rivolge alla competenza e alla managerialità. “A testimoniare l’attenzione rivolta alla qualità della produzione e all’identità delle singole cantine è la rinnovata scelta di avere in squadra ben tre enologi, e non una sola figura: Tobia Cenzato per Villa Della Torre, Riccardo Fratton per San Polo e Christian Coco per Poggio al Tesoro. Supportati per le aziende toscane dall’esperienza di Luca D’Attoma, che garantisce un controllo costante oltre che una dedizione totale alle terre di riferimento”. La distribuzione italiana dei vini di Villa Della Torre resta in carico a Pellegrini Distribuzione (i vini toscani verrà gestita internamente); per l’estero, dove il Gruppo vuole ampliare la propria presenza espandendosi in tutti i mercati più attrattivi, è stata siglata un’alleanza con Edoardo Freddi International, prima realtà di export management del settore vinicolo. Obiettivo comune diffondere il meglio dell’enologia italiana su scala internazionale attivando progetti ancora più importanti con Villa Della Torre e con le due realtà toscane.

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