Con un aumento del 22% nelle bottiglie spedite all’estero lo spumante italiano conquista le tavole nel mondo, dove per Natale e Capodanno ci sarà il record storico di brindisi “made in Italy”. Emerge da un’analisi della Coldiretti per l’inizio delle festività di Natale e Capodanno, sulla base dei dati Istat sul commercio estero nei primi 8 mesi 2014.
Se in Italia lo spumante si classifica al primo posto negli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, all’estero - sottolinea la Coldiretti - non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane come quest’anno, in netta controtendenza alle difficoltà dell’economia nazionale. Il risultato - precisa la Coldiretti - è che il 2014 si chiuderà con la spedizione all’estero di poco meno di 300 milioni di bottiglie di spumante, tra metodo Charmat e Classico, il record di sempre. Nel mondo quest’anno si beve più spumante italiano che champagne, che ha fatto registrare un aumento delle esportazioni molto più basso (+6%) nello stesso periodo. Nella classifica delle “bollicine” italiane preferite nel mondo ci sono, nell’ordine, il Prosecco e l’Asti.
Dall’inizio della crisi nel 2007, le bottiglie di spumante italiano esportate all’estero - sottolinea Coldiretti - sono raddoppiate con un aumento della presenza in Paesi tradizionali ma anche con la conquista di nuovi mercati dalla Russia alla Cina. Da segnalare - precisa la Coldiretti - i risultati ottenuti sui nuovi mercati come la crescita record nelle esportazioni in Cina, dove le bottiglie di bollicine “made in Italy” consumate nel 2014 sono addirittura triplicate (+195%) rispetto al 2013. Un vero e proprio boom di vendite nello stesso periodo si registra nel Regno Unito (+50% in quantità) che - continua la Coldiretti - scavalca gli Stati Uniti (+21%) e diventa il primo mercato di riferimento per le bollicine tricolori, mentre la Germania scende al terzo posto con le esportazioni che restano stabili.
A pesare è il fatto che, con il successo, crescono - sottolinea la Coldiretti - le imitazioni in tutti i continenti, a partire dall’Europa, dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco, prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco.
Il risultato dello spumante italiano all’estero traina - sostiene la Coldiretti - l’intero comparto del vino che si classifica come la principale voce dell’export agroalimentare nazionale, con oltre la metà delle bottiglie prodotte in Italia consumate all’estero, dove si realizza un fatturato record di oltre 5 miliardi. A preoccupare quest’anno - conclude la Coldiretti - il crollo della produzione nazionale a causa del maltempo, che ha tagliato del 15% i raccolti, con la vendemmia 2014, che si classifica come la più scarsa dal 1950, con 41 milioni di ettolitri.
Focus - Il boom dello spumante “made in Italy” all’estero
Cina +195%
Gran Bretagna +50%
Stati Uniti +21%
Totale: +22%
Fonte: elaborazioni Coldiretti, su dati Istat, in quantità relativi ai primi 8 mesi 2014
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