Nato da un incrocio casuale effettuato da Hermann Müller nella seconda metà dell’Ottocento, tra Riesling e Silvaner, come uno dei tentativi di quell’epoca di contrastare con i vari incroci le tante malattie della vite, il Müller Thurgau è oggi uno dei vitigni di montagna più amati dai culturi del mondo di Bacco. E, da domani all’8 luglio, sarà assoluto protagonista della “Rassegna Vini Müller Thurgau”, la mostra che da 25 anni, con il Concorso internazionale dedicato alle migliori etichette, è di scena a Palazzo Maffei a Cembra in Trentino, sullo sfondo di uno dei territori primatisti in Italia per la sua produzione, che l’accolse all’inizio degli anni Settanta, in Val di Cembra, dove la Schiava faticava nella maturazione, e dove non teme neppure eventuali cambiamenti climatici visto che, proprio, l’escursione termica giova, anzi è indispensabile, alla sua coltivazione.
Saranno più di 50 le cantine e 8 le distillerie proveniente dalle regioni dell’Arco Alpino italiane ed europee, ciascuna con uno o più vini o distillati di Müller Thurgau per oltre 100 etichette, protagoniste della Rassegna. E propri i primi 25 anni della mostra saranno l’occasione per fare il punto sulla storia del vitigno, ha spiegato il presidente della Rassegna, Bruno Pilzer. In programma, accanto alle degustazioni, ci sono infatti anche il convegno “Rendering del Mueller Thurgau” (6 luglio), a cura della Fondazione Mach con studi e ricerche su questo vino, oltre all’ormai tradizionale Concorso internazionale, all’edizione n. 9, dedicato alle sue migliori espressioni. Ma anche tanti eventi collaterali: da “La Polsa del Dürer”, approfondimento sui significati del vivere un paesaggio terrazzato oggi, evento lungo la strada della Corvaia (Faver), antica via carrabile percorsa dal famoso pittore nel 1494, ai “Sentieri Musicali in Val di Cembra lungo il Dürerweg” (7 luglio), da “La cucina delle Donne Rurali” a “A Tavola con il Mueller Thurgau”.
Info: www.mullerthurgau-mostra.it
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