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NAZIONE/GIORNO/CARLINO

Il Chianti Ruffino sarà a stelle e strisce … Trattative tra Folonari e Costellation ... Il passaggio non è ancora definitivo, anche perché se il contratto fosse stato siglato, sarebbe obbligatoria la comunicazione alle autorità di Borsa. Ma l’epilogo della trattativa sembra scontato, le parti stanno definendo i dettagli. Questione di settimane e il marchio Ruffino, uno dei brand più noti e più popolari del Chianti fiorentino, diventerà americano. L’accordo tra il grande gruppo yankee Constellation e la famiglia Folonari (proprietaria del 50,1% di Ruffino) segnerà un altro tassello di un mosaico fatto di etichette pregiate e vigneti, e potrà fare anche da battistrada per altre intese simili. Dalla Folonari si premurano di far sapere che “ci vorranno altri 40 giorni per chiudere la trattativa, le cifre non sono definitive”. Ma si ragiona comunque su un affare da 50 milioni di euro, cifra condita da clausole e dettagli che rendono l’operazione particolarmente complicata. Constellation, leader mondiale nel vino, con 200 etichette in portafoglio e circa 4 miliardi di dollari di fatturato, acquisirà totalmente il marchio (oggi ha il 49,9%) e la cantina e l’azienda di imbottigliamento a Pontassieve, alle porte di Firenze. Ma quest’ultimo asset non interesserebbe particolarmente gli americani, molto più interessati alla commercializzazione del vino Rullino, che si è ritagliato una bella fetta di mercato oltre oceano. Alla famiglia Folonari resteranno i vigneti e la produzione di Chiami. La trattativa è in piedi da febbraio, le due parti stanno limando i dettagli, soprattutto sul prezzo di quel pacchetto di maggioranza.

Più che una cessione, si tratta di una divisione di compiti, di una razionalizzazione delle competenze. Con Constellation ci sono stati diversi incroci nel recente passato, sempre sui prestigiosi vigneti toscani. Un’altra trattativa serrata fu quella che ebbe come terreno di scontro la tenuta dell’Ornellaia. Quando nel 2005 la corpotation di Robert Mondavi passò nell’orbita della Constellation, i Frescobaldi esercitarono l’opzione di acquisto della quota di Mondavi e ripresero il controllo della tenuta di Bolgheri. Per dar vita successivamente a una nuova holding con i russi e lo stesso Mondavi. Sono tante le trattative tra americani e viticoltori italiani, il rapporto è intenso ed è bidirezionale. Con il marchio Ruffino si potrebbero sperimentare relazioni commerciali diverse. Agli italiani resterebbe la capacità secolare di fare il vino, agli americani l’abilità di venderlo sui mercati mondiali.

Proprietà americane tra i vigneti della Toscana

- Castello Banfi a Montalcino famiglia Mariani

- Villa & tenuta Il Giardinello, Montalcino acquistata da Louis Camilleri, ad Philip Morris

- Tenuta Il Palazzone a Montalcino acquistata da Richard Parsons, ex ad della Time Warner

- Villa Arceno, Castelnuovo Berardenga, è del gruppo Kendall Jackson

- Il Mulino di Grace, di Radda in Chianti è di Frank Grance

- L’azienda Capannelle di Gaiole in Chianti è di James B. Sherwood, fondatore gruppo Orient - Express

- La Mozza in Maremma è di Lidia e Joseph Bastianich

- Porta di Vertine, azienda di Gaiole è di Dan ed Ellen Lugosch

Passaggi di proprietà da stati Uniti a Italia:

- Gallo Winery vende il marchio veneto Bolla al Gruppo Italiano Vini

- Tenuta dell’Ornellaia, da Antinori a Robert Mondavi, californiano. Poi nel 2005 l’acquisto da parte di Frescobaldi nel 2005. Nel 2006 la Marchesi Frescobaldi formalizza una nuova holding con Mondavi e il gruppo russo Stolichnaya Vodka chiamata Tenute di Toscana.

(dati WINENEWS, sito di wine & food)

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