Nel 2008 la produzione del Franciacorta, uno dei vini di origine controllata e garantita (Docg) più famosi d’Italia e “bollicine” top d’Italia, punta ad una commercializzazione di 9-10 milioni di bottiglie e già, nel primi quadrimestre, si è registrato un +30% sul 2007”. Lo afferma Adriano Baffelli, direttore del Consorzio per la tutela del Franciacorta, che raccoglie “oltre il 95% dei produttori del settore”, il quale, però, sottolinea che “l’importante è sempre la qualità”.
Nell’area che dal Lago d’Iseo raccoglie 19 comuni del Bresciano, su 2.500 ettari lavorano quasi un centinaio di cantine a ciclo completo dalla vigna all’etichetta e 200 produttori di uva. Nel 2007, a consuntivo, sono state commercializzate 8.761.000 bottiglie, con costante crescita sulle passate stagioni (con un +24% sul 2006; i dati parlano di 4.200.000 bottiglie vendute nel 2002).
Oltre al mercato nazionale concentrato nel Centro-Nord, ma con continua diffusione al Sud, oggi il 15% della produzione è destinata a Germania (dove oggi è di scena il Festival del Franciacorta), Inghilterra e Nord-Europa, “segnali positivi” dai mercati emergenti fra cui Usa, Canada, Giappone e Corea.
“Oltre alla qualità - spiega Baffelli - il road-show all’estero ha consentito una crescita dell’interesse per il Franciacorta e oggi i produttori aumentano sempre più le vigne e le cantine”.
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