“L’ambizione dei nostri obiettivi principali è alta, siano questi il riconoscimento della figura giuridica del vignaiolo, la rappresentatività nei Consorzi di tutela o la semplificazione ed unificazione dei controlli; a questi obiettivi di carattere nazionale si uniscono sfide talvolta ancora maggiori a livello europeo, che ci vedono già coinvolti oggi e che cresceranno ulteriormente nei prossimi anni. Vogliamo poter vivere dignitosamente del nostro lavoro e garantire che il nostro “mestiere” esista ancora domani; per arrivare a ciò occorre una grande perseveranza nell’operato di Fivi, e sono certa che le vignaiole e i vignaioli eletti in consiglio sapranno garantirla con l’impegno e la passione che ha sempre contraddistinto la nostra associazione”. Parola di Rita Babini, vignaiola in Romagna, classe 1971, nuova presidente Fivi-Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti, eletta, oggi, ad Imola, nel contesto dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari (dopo essere stata segretaria Fivi negli ultimi due mandati, e che con il marito Claudio Ancarani gestisce l’azienda Ancarani a Oriolo dei Fichi, sulle colline di Faenza). Succede a Lorenzo Cesconi, che ha annunciato l’intenzione di fare un passo a lato, per dedicarsi a tempo pieno all’azienda e alla famiglia.
Con 7 consiglieri confermati e 8 consiglieri al primo mandato, Fivi rappresenta un’associazione capace di trovare il giusto equilibrio tra rinnovamento e continuità. Hanno votato oltre 800 vignaioli e vignaiole da tutta Italia: Rita Babini, vignaiola in Romagna; Clementina Balter, vignaiola in Trentino; Ludovico Maria Botti, vignaiolo nel Lazio; Fabio de Beaumont, vignaiolo in Campania; Camillo Favaro, vignaiolo in Piemonte; Francesco Mazzone, vignaiolo in Puglia; Pietro Monti , vignaiolo in Piemonte; Ninive Pavese, vignaiola in Valle d’Aosta; Désirée Pascon Bellese, vignaiola in Veneto; Andrea Pieropan, vignaiolo in Veneto; Stefano Pizzamiglio, vignaiolo in Emilia Romagna; Carmela Pupillo, vignaiola in Sicilia; Valeria Radici, vignaiola in Lombardia; Alessandro Starrabba, vignaiolo nelle Marche; r Stefan Vaja, vignaiolo in Alto Adige Südtirol.
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2008. Si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del Vignaiolo Indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione del prodotto finale. Attualmente sono più di 1.700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di oltre 17.000 ettari di vigneto. Il Marchio Fivi raffigura “Ampelio”, immagine di un Vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la Fivi significa essere Vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue l’intera filiera di produzione, operando costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.
I prossimi appuntamenti “marchiati Fivi” saranno, dal 6 al 9 aprile, nella collettiva Vinitaly, il 10 maggio decine di eventi territoriali nella cornice de “Il Sabato del Vignaiolo” e il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti dal 15 al 17 novembre a BolognaFiere.
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