Il centenario dalla costruzione dell’edificio del Ministero delle Politiche Agricole (via XX Settembre, a Roma) segna un importante momento di innovazione e ammodernamento della vita del Ministero, ma anche un’occasione “per riscoprire e promuovere la conoscenza - ha spiegato il Ministro Zaia - di un patrimonio artistico unico nel suo genere, testimonianza concreta di come l’agricoltura sia parte fondante e insostituibile della nostra storia passata, del nostro presente e dello sviluppo futuro del Paese”.
Il Palazzo - nel centenario dalla posa della pietra per la costruzione del Ministero dell’Agricoltura luogo ricco di storia, arte e cultura - verrà presto aperto al pubblico “perchè tutti possano fruire - ha detto ancora Zaia - delle opere d’arte in esso custodite”. Come, ad esempio, il Salottino Cavour, dal nome del conte che per primo intuì l’importanza di creare un dicastero ad hoc per l’agricoltura; le vetrate del Cambellotti, che decorò anche quelle di Villa Torlonia visitata ogni anno da migliaia di turisti; la Biblioteca Storica, che conta più di un milione di volumi, alcuni dei quali molto antichi e rarissimi, come il trattato “De Agricultura Vulgare” di Pietro De’ Crescenzi del 1511.
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