In Usa una bottiglia di vino straniero su tre viene dall’Italia, con il Belpaese che, con la sua varietà di vitigni e territorio, e con la sua capacita di proporre vini dal grande rapporto qualità prezzo per ogni segmento, è nel cuore degli appassionati più sofisticati come dei consumatori che hanno un approccio più semplice al vino. Dato di fatto che si riflette sul mercato americano, e sulla considerazione che le maggiori pubblicazioni del settore hanno per i produttori italiani. E non a caso sono 50 le cantine del Balpaese selezionate per la “New York Wine Experience” di “Wine Spectator”, dal 18 al 20 ottobre al Marriot Marquis Hotel, nel cuore di Manhattan, per uno degli eventi più prestigiosi tra quelli dedicati al vino negli States che, ad oggi, sono ancora il primo mercato enoico del mondo. Il vino del Belpaese, come già annunciato da WineNews, sarà protagonista di alcuni seminari speciali, come quello dedicato alla verticale dei vini della Tenuta Greppo di Biondi Santi, la cantina dove nell’Ottocento è nato il Brunello di Montalcino, con Tancredi Biondi Santi che presenterà grandi annate di Brunello di Montalcino Tenuta Greppo Riserva come la 1983, la 1990, la 1997 e la 2004, o quello delle “Wine Stars”, con Priscilla Incisa della Rocchetta, che guida la celebre Tenuta San Guido, culla del Sassicaia (insieme al padre Nicolò Incisa della Rocchetta), che presenterà il Sassicaia 2006, mentre nel tasting dedicato ai migliori 10 vini del 2017 secondo la rivista Usa, ci sarà ovviamente anche il Brunello di Montalcino 2012 di Casanova di Neri, al n. 4 della celebre “Top 100” dei “Wine Spectator” presentato dal produttore Giacomo Neri. Ma nei walk around tasting, accanto a mostri sacri del vino mondiale come Château Lafite Rothschild o Château Margaux, Cheval Blanc o Torres, Penfolds o Concha y Toro, per citarne alcuni, ci saranno oltre 50 delle più importanti e prestigiose cantine del Balpaese. Nomi come Allegrini, Altesino, Castello di Ama, Antinori, Castello Banfi, Fattoria dei Barbi, Marchesi di Barolo, Bastianich, Biondi Santi, Boscarelli, Brancaia, Ca’ Marcanda (Gaja), Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Pio Cesare, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Aldo Conterno, Romano Dal Forno, Damilano, Livio Felluga, Fèlsina, Ferrari Trento, Fontodi, Frescobaldi, Fuligni, Gaja, Bruno Giacosa, Jermann, Masciarelli, Masi, Masseto, Mastroberardino, Castello di Monsanto, Nals Margreid, Nino Negri (Gruppo Italiano Vini), Ornellaia, Siro Pacenti, Pieropan, Planeta, Il Poggione, Produttori del Barbaresco, Renato Ratti, San Felice, Tenuta San Guido, Paolo Scavino, Cantina Terlano, Terre Nere, Valdicava, Castello di Volpaia e Zenato. Un giro d’Italia che va dal Piemonte alla Sicilia, toccando territori, vitigni e denominazioni diversissime tra loro. La vera ricchezza del vino italiano.
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