Babbo Natale quest’anno potrebbe non portare neanche una bottiglia di vino o di champagne. Lo sciopero selvaggio dei tir in corso in queste ore minaccia infatti di bloccare, oltre a benzina, frutta e verdura, anche quei milioni di bottiglie che tradizionalmente in questo periodo viaggiano su e giù per l’Italia, destinate sia ad omaggi natalizi per privati ed aziende, sia a rifornire le enoteche ed i ristoranti del Belpaese. Il rischio maggiore lo corrono le enoteche, che nel mese di dicembre realizzano circa il 50% del loro fatturato annuale, grazie alle bottiglie acquistate dai consumatori per i regali ed i cenoni.
WineNews ha chiesto a Marcello Meregalli, a capo della Meregalli, uno dei gruppi leader italiano nella distribuzione di vini, champagne e distillati, le possibili conseguenze nel caso lo sciopero si protragga ancora a lungo: “è una situazione davvero difficile - spiega Meregalli - in questo momento abbiamo in magazzino bottiglie di vino per 1 milione e 400.000 euro, e non so quando riusciremo a spedirle. Questo sciopero, fermo restando che comprendo le ragioni dei trasportatori e non posso biasimarli, sta causando grandi disagi. E’ la “ciliegina sulla torta” in un’annata nera per il vino italiano, dopo le leggi anti-alcol, la guerra dei prezzi e via dicendo. Certo è che di questo passo tutta la regalistica natalizia arriverà a destinazione dopo la Befana”.
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