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NON TUTTI I FONDI SPESI PER LA PAC SONO STATI UTILIZZATI DEBITAMENTE, E INFATTI BRUXELLES HA CHIESTO A 22 PAESI DI RIMBORSARE UN TOTALE DI 414 MILIONI DI EURO. IL CONTO PIÙ SALATO ALL’ITALIA: 76,11 MILIONI DA RIMBORSARE ALLA UE

Non tutti i fondi spesi per la Pac - Politica Agricola Comune sono stati utilizzati debitamente, e infatti Bruxelles ha chiesto a 22 Paesi di rimborsare un totale di 414 milioni di euro, per inosservanza delle norme Ue o inadempienze nelle procedure di controllo della spesa agricola. Il conto più salato è proprio quello presentato all’Italia, a cui la Commissione Ue ha chiesto di rimborsare 76,11 milioni di euro.

Nel dettaglio, la Commissione ha chiesto all’Italia di restituire 48,302 milioni per infrazioni alla condizionalità: nello specifico, per “controllo insufficiente” di vari criteri di gestione obbligatori (Cgo), “mancata definizione” di tre buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa) e “inadeguata applicazione” di sanzioni. A questi si aggiungono 17,914 milioni di euro nella categoria ortofrutticoli per “gravi lacune nel sistema di controllo e frodi” nel settore della trasformazione degli agrumi, oltre a 1,246 milioni alla voce sviluppo rurale per “assenza di controlli incrociati” con la banca dati degli animali e “ritardi nei controlli” in loco. Infine, la Commissione chiede il recupero di 6,354 milioni per “lacune nei criteri di riconoscimento” e 2,294 milioni (ma già recuperati) per “pagamenti tardivi”.

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