Produzione dimezzata per il Novello, il vino primo frutto della vendemmia e piccolo rito irrinunciabile dell’autunno: nel 2023 se ne sono prodotte in Italia solo 3 milioni di bottiglie, -50% sui 6 milioni del 2022. Le principali cause sono la vendemmia scarsa 2023, in particolare al Nord (per via delle complicate condizioni climatiche e della peronospora), ma anche una certa percezione negativa da parte dei consumatori, dovuta alla presenza sugli scaffali di etichette di scarso livello vendute a basso prezzo, accanto a quelle dei produttori più seri e blasonati. Ecco perché è stato intrapreso, da parte del nuovo Istituto Nazionale del Vino Novello, un percorso verso l’innalzamento della qualità, con la richiesta di revisione della legge che regolamenta la produzione del Novello.
“Il consumo di Novello in Italia è in calo costante - spiega, a WineNews, Tommaso Caporale, direttore del nuovo Istituto Nazionale del Vino Novello - da 17 anni; mentre noi ripetiamo che è necessario investire sulla qualità: i produttori seri scontano, purtroppo, l’esistenza di bottiglie vendute a 3 euro nella grande distribuzione (prodotte non con totale macerazione carbonica) che rovinano l’immagine dell’intera categoria. Proprio per questo stiamo portando avanti una battaglia affinché il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare riprenda in mano il Decreto del 13 agosto 2012 che disciplina la produzione dei Novelli, nella parte che riguarda il processo di fermentazione con macerazione carbonica dell’uva intera, portando l’attuale percentuale del 40% minimo al 100%, come in Francia. Dobbiamo fare in modo che i produttori italiani credano di nuovo al Novello: venti anni fa erano cinque volte tanto quelli odierni”, conclude Caporale.
Per accendere i riflettori sulle cantine che investono su questa tipologia di vino, torna il Concorso “miglior Novello d’Italia” 2023, che, stasera, a Roma, eleggerà il top della categoria: in giuria il presidente Consorzio Roma Doc, Tullio Galassini, il sommelier Ais e redattore della guida Vitae, Fabio Santini e il vicepresidente Assoenologi, Massimo Tripaldi. Il concorso, come ogni anno, sarà abbinato al Salone Nazionale del Vino Novello, expo itinerante dei vini, che saranno oltre 20 provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Il Novello è un vino ottenuto dalla macerazione carbonica dell’uva, che grazie a questo particolare procedimento si presenta fresco, fruttato e giovane, ed è disponibile sugli scaffali dalla mezzanotte del 31 ottobre (il Decreto del 2012 ne ha notevolmente semplificato la produzione e l’immissione in commercio). Il suo equivalente francese è il Beaujolais Nouveau, vino rosso prodotto nella regione del Beaujolais, realizzato esclusivamente con uve Gamay, che esce in commercio tradizionalmente ogni anno il terzo giovedì di novembre. La sua peculiarità risiede nella rapidità del processo di vinificazione, che consente al vino di essere imbottigliato e messo in commercio appena poche settimane dopo la vendemmia. Noto per la sua freschezza e vitalità, il Beaujolais è un’anticipazione dell’annata successiva ed un’opportunità unica per gli amanti del vino di godere di un prodotto fresco e fruttato, in anticipo rispetto ai vini tradizionali. Gli estimatori del vino francese, “cugino” del Novello, possono ordinare in esclusiva su Tannico, uno dei principali indirizzi per l’acquisto di vino on line, il Beaujolais-Villages Rouge “Le Nouveau” 2023 di Domaine de la Madone, un Gamay in purezza, proveniente da vigne di 35 anni allevate su suolo granitico. Oppure sbirciare tra le offerte di Beaujolais di Enoteca Longo: le bottiglie possono essere ordinate sul sito, oppure assaggiate in esclusiva, il 19 novembre, a Legnano.
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