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POLITICHE ALIMENTARI

Nutrinform Battery, firmato il decreto che introduce il logo nutrizionale facoltativo

In etichetta il contenuto di energia, grassi, zuccheri e sale. La Ministra Bellanova: “è l’alternativa al Nutriscore”. Il sostegno Confagricoltura
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Il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova

Informazioni nutrizionali chiare, semplici e allo stesso tempo complete, che consentono al consumatore di fare scelte pienamente consapevoli per la propria alimentazione. È l’obiettivo alla base del “NutrInform Battery”, il logo nutrizionale facoltativo che indica il contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presente in una singola porzione di alimento, oltre alla percentuale fornita rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata. “È la nostra alternativa al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore perché non è penalizzante. Non dà patenti di buono o cattivo: informa”, sottolinea la Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, che ieri ha firmato il decreto che sancisce le norme relative al suo utilizzo. Decreto che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo la firma degli altri Ministeri competenti, Salute e Sviluppo Economico.
“Questo sistema - spiega Bellanova - mette al centro il consumatore e non il mercato globale, valorizza la capacità critica del cittadino che non deve essere fuorviato da colori o immagini che nulla hanno di scientifico e difende il patrimonio unico della dieta mediterranea. Ora ci aspettiamo che il nostro sistema venga opportunamente valutato dall’Europa dal punto di vista scientifico, in quanto esperienza nazionale. La dieta e il benessere alimentare - prosegue la ministra dell’Agricoltura - sono concetti molto più complessi di un algoritmo e ancora una volta voglio ribadire un concetto per me fondamentale: i consumatori hanno diritto a essere informati correttamente e le nostre eccellenze alimentari non possono essere penalizzate da semafori”.
“Ci stiamo impegnando con tutte le forze nei tavoli europei - continua Bellanova - affinché su un tema così importante, quale l’alimentazione, non si scelgano soluzioni semplicistiche, come l’etichettatura a semaforo, ma sia avviata una valutazione di impatto seria relativamente alla futura legislazione europea in materia di etichettatura nutrizionale fronte-pacco. Vogliamo che la Commissione si orienti verso uno schema volontario capace di informare in modo trasparente il consumatore, senza orientarne le scelte e senza penalizzare, in maniera paradossale, prodotti mediterranei come l’olio che sono alla base dell’alimentazione del nostro Paese e di cui secoli di tradizione ci hanno mostrato i benefici effetti sulla salute e il benessere umani”.
Il provvedimento, che prevede la possibilità per gli Stati Membri di raccomandare l’indicazione delle informazioni nutrizionali obbligatorie, previste dallo stesso regolamento, anche con altre forme di espressione, inclusi simboli grafici, per facilitare la comprensione del contenuto dell’etichetta, è frutto di un lungo percorso di condivisione con la filiera agroalimentare e di approfondimenti scientifici svolti prima da Iri (Information Resources Inc. Italia) e poi dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Crea, che hanno testato questo tipo di etichettatura su campioni rappresentativi di consumatori.
“Il decreto che introduce il logo nutrizionale facoltativo “NutrInform Battery” è una passaggio essenziale - interviene Confagricoltura - perché si tratta di un sistema più coerente e rispettoso delle esigenze del consumatore e perché rappresenta l’unica alternativa concreta al sistema Nutriscore, che si basa invece su una classificazione fuorviante degli ingredienti e classifica i prodotti destinati all’alimentazione sulla base dei contenuti di sale, grassi e zuccheri senza riferimenti alle quantità normalmente consumate e al regime alimentare, penalizzando, tra l’altro, alcune eccellenze della dieta mediterranea come l’olio d’oliva, per il quale la Spagna, primo produttore mondiale, era dovuta intervenire, escludendolo dal Nutriscore, per ovviare a una classificazione con semaforo rosso nel Regno Unito e addirittura inferiore all’olio di colza in Francia. Incongruenze che vengono meno con la proposta italiana ufficializzata ieri con la firma del decreto. Confagricoltura, quindi, conferma il pieno sostegno alle iniziative in questa direzione già avviate dall’Italia in Europa, per aggregare tutto il consenso necessario sul “NutrInform Battery”, che sposa l’obiettivo della corretta informazione al consumatore”.

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