La guerra tra Russia e Ucraina, da un lato, e le misure anti Covid in Cina, dall’altro, nella loro drammaticità e complessità, hanno introdotto elementi di criticità nella gestione dei progetti di promozione nei Paesi terzi finanziati dall’Ocm vino. E, da rumors WineNews, oggi in una riunione interna, il Ministero delle Politiche Agricole avrebbe anticipato alle rappresentanze della filiera l’arrivo di un nuovo provvedimento che introdurrebbe elementi di flessibilità nella gestione dei progetti di promozione riferiti all’annualità 2021-2022. In particolare, dovrebbero diventare possibili variazioni al ribasso, fino all’azzeramento totale del budget, per quei progetti destinati ai Paesi interessati dal conflitto russo-ucraino e/o la possibilità di rimodulare le risorse verso altri Paesi già inclusi nel progetto approvato, e le medesime flessibilità dovrebbero applicarsi anche alla Cina, in considerazione delle nuove misure di prevenzione adottate dal Governo cinese per fronteggiare alcuni nuovi focolai riconducibili alla pandemia da Covid-19, con lockdown estesi e rigidi in alcune grandi città. Inoltre, si è parlato anche di futuro, in particolare per il bando sulll’annualità 2022-2023, che si giocherà su una finestra temporale ridotta rispetto alla norma (dal 1 gennaio 2023 al 15 ottobre 2023) per l’esecuzione dei progetti di promozione. In primis, con risorse attualmente disponibili sul bando nazionale di 9 milioni di euro, che potrebbero, però, salire fino a 15 milioni di euro, ci sarebbe l’intenzione di ridurre il contributo massimo ammissibile da 3 a 2 milioni di euro a progetto, per concentrare meno le risorse su pochi progetti.In ogni caso, se ne dovrebbe sapere di più già il prossimo 11 maggio, quando il Ministero conta di presentare entrambi i provvedimenti in Conferenza Stato Regioni, per consentire le modifiche ai progetti in corso entro giugno, e la presentazione dei progetti 2022-2023 entro luglio 2022.
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