Niente fondi per nuovi progetti della campagna 2015/2016 a valere sulla quota nazionale perché già impegnati in progetti pluriennali precedenti, e priorità a progetti presentati da nuovi beneficiari, o rivolti in Paesi nuovi, proposti da piccole o micro imprese (o associazioni di esse), e a chi chiede cofinanziamenti in misura inferiore al 50% massimo previsto: ecco, in estrema sintesi, i punti chiave del “decreto 35124 del 14 maggio 2014: Invito alla presentazione dei progetti campagna 2015/2016”, ossia il bando per l’accesso ai fondi per la promozione nei Paesi terzi previsti dall’Ocm vino, pubblicato pochi minuti fa sul sito del Ministero delle Politiche Agricole (https://goo.gl/uRXwVS), come anticipato nei giorni scorsi da WineNews.
Bando che, di fatto, è identico a quello della scorsa campagna, vista la mancanza di fondi da assegnare sulla quota nazionale (il 30% dei 100 milioni complessivi, il restante in mano alla Regioni), serve soprattutto a fissare i termini dentro cui si dovranno muovere le Regioni per pubblicare i propri bandi, qualora volessero modificare qualche criterio di premialità o altri aspetti. Ma che serve anche a stabilire le modalità di accesso a i progetti multiregionali che, nelle scorse campagne, sono stati di fatto un mezzo fiasco, con tante Regioni che hanno scelto di non puntarci troppo, al punto che alla fine sono rimasti inutilizzati 16 milioni di euro, di cui ancora non sono chiare le sorti.
In ogni caso, in attesa della pubblicazione dei diversi bandi Regionali nei prossimi giorni, il calendario è fissato: il 17 luglio scade il termine per la presentazione al Ministero dei Progetti multiregionali, il 24 luglio le Regioni dovranno far pervenire i progetti di competenza ritenuti ammissibili, entro il 29 luglio il Ministero invia ad Agea la lista completa dei progetti regionali e multiregionali approvati, e le Regioni comunicano ai proponenti gli esiti, entro il 21 settembre i beneficiari presentano ad Agea uno schema di contratto, che Agea firmerà in via definitiva entro il 9 ottobre.
Tra le voci finanziabili ci sono pubblicità e comunicazione, pubbliche relazioni, realizzazione di materiale informativo, degustazioni, partecipazione a fiere ed eventi internazionali, campagne di informazione e comunicazione, in particolare sulle denominazioni di origine, nei punti vendita della gdo e dell’horeca dei Paesi terzi, consulenze di marketing, creazione di siti internet nella lingua del Paese destinatario o in lingua inglese, ed anche attività di incoming. E, ancora, l’acquisto di prodotti per le degustazioni promozionali, la realizzazione di gadget, viaggi del personale aziendale e così via. Tra i criteri di premialità più importanti, inoltre, saranno valutate la coerenza delle strategia proposte con gli obiettivi fissati, la qualità delle azioni proposte e l’impatto prevedibile sul mercato.
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